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Settimo Nizzi, sindaco di Olbia annuncia uno stretto controllo sulla gestione dei migranti in città dopo l'arrivo, per la prima volta, di un gruppo di 40 profughi ospitati all'hotel Savoia. "Non permetteremo a nessuno di fare business sulla pelle degli altri e con i denari dei cittadini", ha chiarito il primo cittadino incontrando i giornalisti in sala Giunta.
Nizzi ha spiegato che l'amministrazione comunale effettuerà rigidi controlli su come verranno spesi i soldi da parte della cooperativa Sdp Servizi di Sassari che si è aggiudicata l'appalto per la gestione delle cinque famiglie eritree giunte sabato notte da Cagliari e ora ospitate nei locali dell'albergo Savoia.
"Saremo molto duri e molto seri - promette il sindaco - affinchè vengano rispettate le leggi vigenti e vengano garantiti i servizi previsti dalla normativa". Il sindaco ha poi sottolineato la necessità di avere risposte chiare su come è stata svolta la gara per l'affidamento del servizio alla cooperativa che gestisce altri centri nel nord dell'Isola.
Anche la Chiesa prende posizione per rilanciare i valori dell'accoglienza cari a Papa Francesco. "Non possiamo chiudere le porte a chi viene a bussare per necessità e per disperazione", commenta il vescovo di Tempio e Ampurias mons. Sebastiano Sanguinetti. "Stiamo vivendo un fenomeno epocale - spiega - e la mia posizione non può che confermare ciò che ha detto Papa Francesco sul dovere dell'accoglienza".
Tuttavia, sottolinea il vescovo, la soluzione al dramma dei richiedenti asilo non può limitarsi a questo: "occorre andare all'origine del problema - argomenta mons. Sanguinetti - Gli Stati e il mondo della finanza hanno il dovere di occuparsi di risolvere alla radice questa situazione".