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Dopo i recenti sbarchi di migranti nell'Isola, e l'accoglienza nei centri regionali, dove sono stati tenuti in quarantena per scongiurare il pericolo Covid-19, si è levata la protesta degli esponenti di Casapound, che hanno espresso il loro dissenso sulla vicenda.
Diversi gli striscioni esposti in varie zone della Sardegna, dal centro per il rimpatrio di Macomer, al centro di accoglienza di Monastir, passando per le spiagge del Sulcis, dove sono avvenuti gli ultimi sbarchi.
"Per quest'anno non cambiare, stessi sbarchi stesso non fare", recitano alcuni striscioni. In seguito la stessa Casa Pound ha pubblicato una nota dove spiega le motivazioni della protesta.
"Nelle ultime settimane - si legge - sono state continue le segnalazioni e le notizie riguardanti problemi di sicurezza arrecati dai migranti che sono continuati ad arrivare sull'Isola, i cui numeri hanno subito un notevole aumento nell'ultimo mese. Non è ammissibile per la Sardegna, regione ad alta vocazione turistica già indebolita dalla pandemia, si accettino ancora arrivi quotidiani di clandestini per una politica scellerata del Governo. In un momento in cui viene richiesta massima attenzione per evitare i contagi - conclude - si assiste alla continua fuga dalle strutture degli stessi ospiti, parte dei quali risultano spesso positivi al Covid-19,col rischio di nuovi focolai in una terra che vanta livelli bassissimi di contagi".