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Sono archeologi, grafici, ricercatori, agricoltori, impiegati, critici d'arte, camerieri. Sono volti che parlano di mestieri e di vite lontane dalla propria terra d'origine, disseminati attraverso i quattro continenti e le tante, diversissime, città che li popolano. Persone accomunate soltanto da una cosa: l'essere sardi abitando il mondo.
Racconta di tutti loro “Migrazioni – I sardi nel mondo”, la mostra fotografica di Antonio Mannu, che venerdì 15 giugno sarà inaugurata nei locali del Lazzaretto di Sant'Elia. Un momento per riflettere sul tema delle migrazioni che nonostante il susseguirsi delle epoche storiche, restano sempre così attuali.
Il riferimento alla contemporaneità è stato il punto centrale del discorso dell'Assessore alla Cultura, Paolo Frau, presente oggi alla conferenza stampa alla MEM, Mediateca del Mediterraneo.
“Il pensiero va a ciò che stiamo vivendo in questi giorni, ma senza dimenticare il nastro che ci tiene stretti a ciò che abbiamo vissuto in passato. Noi popolo italiano e noi popolo sardo”.
La mostra fotografica non racconta però delle migrazioni storiche ma si concentra su quelle contemporanee, i sardi di oggi che hanno lasciato la loro terra per scelta o per necessità. Inserita all'interno del progetto “Migrazioni – in viaggio verso i migranti di Sardegna”, la mostra, visitabile tutti i giorni, non è che uno degli appuntamenti previsti dal 15 al 30 giugno.
Il documentario “Intro e Fora -11 storie sarde” sarà proposto in due occasioni: venerdì 22 giugno alle 21 allo Spazio ArtaRuga e giovedì 28 alle 19 alla Fondazione di Sardegna.
Il filmato racconta, attraverso interviste e fotografie, undici storie di sardi che dall'isola sono arrivati in undici diversi paesi: Argentina, Cile, Emirati Arabi, Qatar, Regno unito, Spagna, Tailandia, Turchia, Barhein, Malta e Stati Uniti.
“Da non perdere la performance di Adele Madau, violinista di Pirri che realizza spettacoli musicali e artistici coinvolgendo sapientemente arte culinaria e artigianato”, ha illustrato il fotografo Antonio Mannu, soffermandosi a spiegare più nello specifico come sia nato questo evento.
“La ricerca inizia nel 2008 quando il tema delle migrazioni già iniziava a diventare invasivo. Oggi è ancora più importante dire la nostra e offrire uno sguardo diverso, rovesciando forse quello più comune”.
“Migrazioni - la Trasmissione del Senso” ha il patrocinio del Comune di Cagliari, il sostegno della Fondazione di Sardegna ed è realizzata in collaborazione con l'Associazione Sarditudine, l'Associazione Tina Modotti, il Centro Culturale Man Ray, il Centro Fotografico Cagliari, la Cooperativa Sant'Elia 2003 e di ArtaRuga - Coworking e Spazio Creativo.