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La Sardegna ancora tristemente protagonista delle classifiche nazionali per le intimidazioni agli amministratori locali, con minacce a sindaci, assessori, consiglieri comunali e regionali, ma anche dipendenti della pubblica amministrazione.
Secondo il report stilato da Avviso Pubblico attraverso il monitoraggio delle notizie di stampa, l'Isola è quinta in Italia per numero di intimidazioni in dieci anni: dal 2011 al 2020 sono state ben 368 con la provincia di Nuoro che balza al decimo posto della classifica nazionale con 116 episodi. Seguono le province di Cagliari e Sassari (da 70 a 99 in dieci anni), Sud Sardegna (da 40 a 69) e infine Oristano (da 10 a 39). La Sardegna entra anche nella top ten del 2020, quando era al nono posto con 21 casi.
"I soggetti maggiormente presi di mira da minacce e intimidazioni dirette - spiegano da Avviso Pubblico in un'analisi nazionale - si confermano gli amministratori locali (60% dei casi, +4% rispetto al 2019). Tra questi, in particolare i sindaci (63%), seguiti dai consiglieri comunali (23%), assessori (8%) e vicesindaci (5%)".
L'Isola è anche tra le poche regioni in cui a subire le minacce è stato il governatore Christian Solinas, e con lui ci sono i presidenti di Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna e Sicilia. Le minacce risalgono al 23 novembre dello scorso anno quando sul muro perimetrale di Villa Devoto, sede istituzionale della Regione, spuntarono scritte contro Solinas e l'assessore alla Sanità Mario Nieddu.