PHOTO
Una donna ha chiamato il 113 chiedendo aiuto alla Polizia perché minacciata e molestata da un uomo. Un equipaggio della squadra Volante, coordinato dal dirigente Massimo Imbimbo, ha raggiunto un’area sterrata dove si trovavano due roulotte fatiscenti poste una di fronte all’altra in modo da delimitare uno spazio chiuso da un piccolo cancelletto. All’esterno si trovava la donna, visibilmente agitata, che ha riferito ai poliziotti che all’interno di una delle roulotte c’era un uomo, da lei da tempo conosciuto, che l’aveva minacciata di morte e molestata.
Mentre la donna raccontava i dettagli della situazione un uomo usciva dalla roulotte dirigendosi con fare minaccioso verso la donna noncurante della presenza dei poliziotti, minacciando ed urlando epiteti volgari verso la stessa e gli operatori. Gli agenti sono riusciti, anche con l’intervento di un altro equipaggio a mettere l’uomo, che si trovava in uno evidente stato di ebbrezza alcolica, in condizioni di sicurezza.
Il soggetto è stato identificato per Valter Piano, 46enne cagliaritano, già noto alle forze di polizia per i suoi precedenti e secondo la ricostruzione fatta dagli operatori lo stesso si era presentato ubriaco alla donna facendo degli apprezzamenti volgari sul suo corpo accompagnati da esplicite avances ma, vistosi rifiutato, ha iniziato a dare in escandescenza.
La vittima ha raccontato ai poliziotti che il Piano non è nuovo a questi atteggiamenti violenti e in più occasioni è stato chiesto l’intervento delle Forze di Polizia come documentato dalla stessa mostrando denunce e certificati medici, ma dopo qualche tempo lui si ripresentava e riprendeva il suo comportamento persecutore non curante delle conseguenze poste in essere dalla condotta.
Il Piano quindi è stato condotto in Questura e valutata la grave e attuale situazione di pericolo della donna, le condotte reiterate poste in essere anche davanti agli Agenti è stato tratto in arresto per atti persecutori e su diposizione del PM, informato della particolare condizione, è stato condotto nella casa circondariale di Uta a disposizione dell’AG.