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Contratti prorogati sino al 31 dicembre prossimo, poi estesi sino al 20 maggio 2022 e, dopo uno stop di massimo 20 giorni, via ai nuovi contratti sino al 31 dicembre 2023. È l'accordo tra Assessorato regionale dell'Industria, vertici di Igea e rappresentanti sindacali dei lavoratori della miniera di Olmedo. Oggi le parti si sono confrontate a distanza trovando una soluzione che soddisfa tutti e mette momentaneamente al riparo dai rischi i lavoratori. Assente l'assessora dell'Industria Anita Pili, per un precedente impegno, si sono incontrati il suo capo di gabinetto, Alberto Urpi, l'amministratore unico di Igea, Michele Caria, e i rappresentanti regionali, territoriali e aziendali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
La bozza dell'accordo prevede la proroga automatica dei contratti sino a fine anno, poi si procederà con la loro estensione sino al 20 maggio. In quella data partirà uno stop "tecnico" di 20 giorni che consentirà poi di arrivare alla firma dei contratti sino a fine lavori, nel dicembre 2023. Nel frattempo c'è la volontà di tuti di battere ogni strada possibile per stabilizzare i lavoratori a tempo indeterminato. In lotta per il loro futuro da cinque anni, da quando il sito minerario non è più produttivo, oggi i 26 dipendenti sono impiegati da Igea, la partecipata della Regione, per la bonifica del sito. Sebbene una delibera regionale preveda il loro utilizzo sino alla fine del 2023 e stanzi le risorse necessarie per completare l'intervento di ripristino, i gangli della burocrazia hanno imposto una prima scadenza contrattuale al 30 novembre prossimo.
Le strette maglie normative hanno allarmato i lavoratori, che hanno proclamato lo stato di agitazione e hanno chiesto chiarezza. Oggi il primo passo verso il lieto fine.