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I primi militari della Brigata ''Sassari'' in partenza dall'aeroporto di Cagliari-Elmas
Nelle prossime settimane la Brigata “Sassari” assumerà il comando del contingente italiano e del Sector West di Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon), la Forza multinazionale di interposizione delle Nazioni Unite, posizionata nel Libano del Sud, il cui mandato consiste nel garantire il rispetto della risoluzione 1701 dell’11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
La risoluzione prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, l’assistenza al governo libanese nell’esercizio della propria sovranità sul territorio e nel garantire la sicurezza dei propri confini, in particolare dei valichi di frontiera con lo Stato di Israele.
La missione Unifil ha anche lo scopo di assistere la popolazione civile e sostenere le forze armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell’area per prevenire un ritorno delle ostilità e creare le condizioni per una pace duratura.
Il comando dell’operazione, denominata “Leonte”, sarà affidato al generale Andrea Di Stasio, comandante della Brigata “Sassari”, che per sei mesi guiderà un contingente di circa 3.800 caschi blu di 16 nazionalità (Italia compresa) che sarà schierato nella regione ovest del “Paese dei cedri”.
Del contingente fanno parte 1.000 militari italiani, tra i quali 450 “sassarini”, che opereranno insieme ai peacekeepers di Armenia, Bielorussia, Brunei Darussalam, Corea del Sud, Ghana, Irlanda, Kazakistan, Macedonia del Nord, Malesia, Malta, Polonia, Serbia, Slovenia, Tanzania e Ungheria.
Il contingente italiano sarà costituito da personale del Comando Brigata e del 3° reggimento bersaglieri di Teulada, da assetti del 5° reggimento genio guastatori di Macomer e da altre unità specialistiche dell'Esercito.
Per la Brigata “Sassari” si tratta della seconda missione in Libano dopo il mandato semestrale del 2016, dove i “dimonios” hanno maturato un bagaglio professionale di indiscusso valore, ma soprattutto un’approfondita conoscenza della cultura e delle tradizioni locali.
A premessa dell’impiego all’estero, tutto il personale in partenza è stato sottoposto precauzionalmente a una serie di misure di sorveglianza sanitaria per prevenire possibili rischi di contagio da Coronavirus.
I militari hanno osservato un periodo di isolamento e di osservazione di 14 giorni in idonee strutture alloggiative dell’isola dove sono stati sottoposti a tamponi e visite diagnostiche.
Il dispiegamento della Brigata “Sassari” è iniziato nei giorni scorsi con la partenza di una prima aliquota di militari decollati dall’aeroporto di Cagliari-Elmas a bordo di un velivolo dell’Aeronautica Militare e si completerà entro la prima decade di agosto.