Il caso del misterioso scheletro ritrovato da alcuni bagnanti nella battigia vicino allo stabilimento D'Aquila è stato risolto da Marco Mura, biologo del Dipartimento di Scienze della vita dell'Università di Cagliari. "Trattasi dello scheletro di un gatto".

"Precisiamo che le tartarughe marine non hanno ne denti ne "pelliccia"! Noi di biologiamarina.eu -dice Mura- non siamo esperti di "animali terrestri", comunque potrebbe, verosimilmente, trattarsi dello scheletro di un gatto; lo si evince dal fatto che il teschio è globulare, le fosse e le orbite sono molto grandi, sono evidenti i canini e l'incisivo sinistro. Il teschio è privo del processo incisivo destro e delle ossa nasali; forse il povero animale ha subito un colpo proprio sul muso".
 

 

Foto: UNIONE SARDA