La Rete Sarda Sanità Pubblica è a fianco dei cittadini di La Maddalena che lottano in difesa dell’ospedale “Paolo Merlo”, a rischio di smantellamento e di chiusura.

“L’unico presidio sanitario presente in quella zona non può essere privato dei servizi essenziali a partire dall’attività di degenza del Punto Nascita con il trasferimento a Olbia delle donne ricoverate, con tutti i rischi che ne derivano”, ha detto Claudia Zuncheddu, portavoce della Rete Sarda Sanità Pubblica, che nasce dal coordinamento di diverse realtà sarde in lotta, determinate nella difesa del diritto alla salute.

“La classe politica sarda prenda atto che questo diritto non è monetizzabile né rinunciabile e faccia proprie le istanze portate avanti in questi mesi dalla Rete Sarda Sanità Pubblica e da altri cittadini più o meno organizzati. I nostri eletti a rappresentarci la smettano una volta per tutte di eseguire ordini che vengono dall’alto, abbiano il coraggio di schierarsi con le collettività locali e non con le segreterie dei partiti che nei fatti decretano, con la chiusura degli ospedali territoriali, la negazione del diritto alla Sanità pubblica”.

E’ quanto sostiene la Rete Sarda Sanità Pubblica, che ha organizzato oltre la manifestazione di oggi a La Maddalena, anche la mobilitazione di mercoledì scorso a Cagliari.