PHOTO
Nei giorni scorsi i rappresentanti dei familiari delle vittime del Moby Prince sono stati ricevuti dal procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, insieme al procuratore aggiunto Lucia Lotti. All'incontro erano presenti Angelo e Luchino Chessa - figli del comandante della nave partita da Livorno diretta a Olbia, morto insieme ad altre 139 persone il 10 aprile 1991 - in rappresentanza dell'Associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince Onlus e gli avvocati Carlo Melis Costa e Stefano Taddia.
"Pignatone ha confermato di aver ricevuto a suo tempo gli atti della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sul Moby Prince - spiega Luchino Chessa - puntualizzando che i reati colposi emersi nella relazione conclusiva allo stato attuale sono tutti prescritti. Ma ha anche ribadito che tutto quello che è stato acquisito in occasione delle audizioni da parte della Commissione verrà valutato e nel caso si prefigurino reati di falsa testimonianza o reticenza la Procura potrà procedere con l'apertura di un fascicolo. Dopo un anno dalla chiusura dei lavori della Commissione Parlamentare d'Inchiesta, la cui relazione ha ribaltato in modo straordinario le verità processuali del passato, i familiari delle vittime del Moby Prince, a quasi 28 anni dalla strage, hanno finalmente la reale speranza di giungere alla verità e di avere giustizia".