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“È un dolore profondo, una ferita insanabile, quella che oggi, pur nel riconoscimento dell’importante lavoro svolto dalla Commissione d’inchiesta sulla Moby Prince, rivive in tutti noi, nei familiari delle vittime, in chi cerca la verità. Un dolore accentuato dalla morte dello stimato medico Angelo, figlio del comandante della Moby Prince, Ugo Chessa. È proprio guardando alle inaspettate conclusioni a cui l’organismo istituito per far luce sull’incidente è arrivato che ci sentiamo in dovere di continuare a prestare la massima attenzione. Il lavoro interrotto dallo scioglimento delle Camere deve proseguire all’insegna della ricerca della verità: è dovere del prossimo Parlamento fare luce sull’incidente più grave che dal dopoguerra a oggi ha interessato la Marina civile italiana”. Lo ha detto detto il Presidente della Regione Christian Solinas, in occasione della chiusura della Commissione parlamentare d’inchiesta sul disastro Moby Prince, il traghetto che il 10 aprile 1991 andò a impattare contro la petroliera Agip Abruzzo, nelle acque del porto di Livorno.
A Roma, alla presentazione della relazione finale ha partecipato, su delega del Presidente Solinas, la vicepresidente della Giunta regionale, Alessandra Zedda.
Il Presidente ha dedicato un pensiero particolare ai 140 passeggeri - donne, uomini, bambini - e ai membri dell’equipaggio del traghetto in servizio di linea tra Livorno e Olbia. “La Regione Sardegna con forza e decisione continuerà a garantire attenzione. Tra quelle vittime c’erano 30 cittadini sardi, lo dobbiamo a loro e alle loro famiglie”, ha concluso il Presidente.