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<<E’ davvero assurdo. Con l’operazione messa in campo dal Governo mediante il Decreto pubblicato il 16 settembre, la Sardegna rischia di subire l’ennesima beffa, con lo scippo di numerose ed ingenti risorse finanziarie>>.
Non cerca scorciatoie il capogruppo del Gruppo Sardegna – il sodalizio che ingloba Mario Floris (Uds), Paolo Truzzu (Fratelli D’Italia), Zona Franca Sardegna e l’esponente degli azzurri Edoardo Tocco – Modesto Fenu. La chiave di volta sancita dal provvedimento è chiara: <<Sono riservate allo Stato, per un periodo di cinque anni a decorrere dal 1° gennaio 2014, per essere interamente destinate alla copertura degli oneri per il servizio del debito pubblico, le nuove e maggiori entrate erariali>>. Una decisione firmata dai responsabili della Ragioneria generale dello Stato e dal Direttore generale delle finanze. <<Ecco perché possiamo dire purtroppo di aver visto giusto, nel momento dell’accordo sul patto di stabilità siglato dal Governatore Pigliaru e dal Ministro dell’economia Padoan – evidenzia Fenu, leader del Movimento Zona Franca – Mentre altre Regioni hanno rifiutato di accettare l’intesa con lo Stato, la Sardegna si è asservita ai vincoli del patto di stabilità sposando le tesi del governo>>. L’attacco è frontale. <<Avevamo già denunciato il rischio – aggiunge il responsabile di Gruppo Sardegna – Ora c’è anche la certezza. L’accordo con lo Stato è un vero e proprio bluff per l’Isola. E’ il risultato del fallimento dell’assessore Paci. Per questo invochiamo l’annullamento immediato dell’intesa. Mi chiedo cosa altro debba succedere affinché i sovranisti inizino a far sentire la loro voce in modo determinato e determinante all’interno della maggioranza, contro questa sottomissione alla volontà di un Governo che disconosce di fatto gli interessi e le prerogative della nostra Isola. Se questo dovesse accadere, avranno sicuramente il nostro sostegno nell’interesse della Sardegna e dei sardi>>. Altra nota dolente. <<La cosa più preoccupante, poi – aggiunge Fenu - è che il decreto è stato adottato ai sensi della legge 147 del 2013>>. Una normativa che fa parte dei ricorsi pendenti che la Giunta regionale isolana ha rinunciato ad impugnare. Ecco perché anche il Gruppo Sardegna si associa all’appello di Forza Italia. <<Invitiamo fermamente l’esecutivo a non ritirare quei risorsi, che sono l’unico espediente per difendersi con gli artigli dall’ennesimo scippo ai danni della Sardegna, con un pacchetto di risorse che rischia di finire nelle mani dello Stato in virtù di questo passaggio delle entrate erariali direttamente per la copertura del debito pubblico>>.
Foto tratta da videolina.it