"La Regione aveva concordato con il Governo il testo dell'emendamento per la modifica dell'articolo 10 dello Statuto. Dopo le polemiche dei mesi scorsi, il percorso sembrava finalmente indirizzato verso il punto di arrivo, ma ancora una volta ci siamo trovati dinanzi all'ostruzionismo messo in pratica dall'onorevole Sanna.

Quest'ultimo, probabilmente per dare all'esterno l'impressione di aver recitato una parte in un percorso in cui é stato solo un fastidioso ostacolo, ha proposto un sub-emendamento che, essendo privo dell'intesa con la Regione, avrebbe compromesso l'emendamento finale, rendendolo inefficace".  

E' quanto sottolineato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, aggiungendo che l'impostazione del subemendamento é tale che vi si può leggere solo "una malcelata volontà di arginare l'autonomia che viene riconosciuta nel testo originario anziché ampliarla, come se i sardi avessero bisogno di lezioni di responsabilità o di  richiami al rispetto della Costituzione da Roma". 

"Solo per senso di responsabilità, per salvare il risultato, per spianare la strada alla riduzione dell'IRAP già decisa dal Consiglio regionale e dare una risposta immediata alle nostre imprese, dopo aver sentito i capigruppo, abbiamo dato poco fa - spiega Cappellacci - l'intesa anche al testo derivante dal sub-emendamento pretestuoso proposto da Sanna. Lo abbiamo fatto pensando solo al bene dei sardi e ad un risultato troppo importante per lasciare che venisse pregiudicato dalle maldestre iniziative di chi ha voluto boicottare prima e ostacolarlo solo per mettere a tutti i costi la propria firma. Auspichiamo che i giochi di prestigio sulla pelle dei sardi - ha concluso il presidente della Regione - siano finiti".