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Il direttore del Parco Naturale Naturale Regionale Saline, di Molentargius, Claudio Papoff ha deciso: si riapre ma con tutte le disposizioni fondamentali per evitare qualsiasi eventuale rischio dovuto all’epidemia del Covid-19.
Il parco riapre parzialmente al pubblico a partire dalla mattina del 4 maggio 2020, secondo gli orari previsti per questo mese: dalle ore 8 alle ore 21. Viene riaperto in modo parziale, infatti restano non disponibili al pubblico né i parcheggi né le aree gioco, oltre ad altri siti che verranno meglio elencati più avanti.
Considerati i rischi ancora in essere, dovuti all'epidemia del Coronavirus e visti gli indirizzi dei recenti provvedimenti legislativi, precisiamo che l'apertura del Parco è parziale e condizionata. Apertura parziale perché vengono riaperti diversi camminamenti e aree, ma non tutti quelli tradizionalmente a disposizione del pubblico. Apertura condizionata perché dipende strettamente dal comportamento dei suoi frequentatori: al parco si deve venire solo a piedi o in bicicletta; devono essere evitati gli assembramenti di persone; devono essere rispettate le distanze tra le persone (2 metri in caso di attività sportive ammesse); tutti devono disporre di mascherine, da indossare obbligatoriamente in vicinanza di altri (un metro o due metri a seconda della situazione) e il parco viene vissuto con intelligenza e rispetto; devono essere praticati solo sport individuali (ad esempio la corsa, la passeggiata, la bici e la passeggiata a cavallo, in solitudine o distanziati di almeno 2 metri). In caso di mancato rispetto di queste semplici norme basilari, saremo costretti a chiudere le aree dove si registrano i comportamenti scorretti o addirittura tutto il Parco, fino a nuovo ordine.
Di seguito sono indicati i cancelli e/o varchi che vengono riaperti per la pubblica fruizione:
Verranno aperti dalla mattina del 4 maggio 2020 i seguenti varchi pedonali o cancelli: i due ponti di via La Palma in Cagliari, di cui il carrabile, già aperto, resta tale per il passaggio veicolare dei residenti e delle associazioni che vi hanno sede; cancello/varco percorso saline (n°3); cancello del ponte in ferro del Rollone (n°9); varchi dell'orto botanico e aree sport sud e nord (n°10, n°32, n°33 e n°29); via Molentargius (parte pedonale e carrabile per i mezzi del Depuratore e dei residenti); via Don Giordi (parte pedonale e carrabile, per i mezzi dei residenti), compresa l'intersecante via Is Arenas; varco pedonale viale Colombo (n°19); varco pedonale sentiero delle Saline/Perdalonga (n°12), varchi pedonali via Trieste (n°22) e viale Colombo, pressi autolavaggio/officina (n°46).
Nel seguente elenco sono indicati i cancelli e/o i varchi, le aree, i camminamenti che restano chiusi, sia per ragioni di sicurezza sanitaria, sia per il rispetto della natura che ha ripreso possesso di nuove aree di riproduzione (in questo periodo di gran calma, alcune specie di animali hanno deciso di nidificare o riprodursi anche in zone normalmente frequentate dai visitatori).
Ecco l'elenco dei siti dove non si deve andare o dove non si deve entrare, perché restano chiusi al pubblico:
i cancelli o varchi del Poetto; quelli delle aree parcheggio di Cagliari (n°2) e di Quartu Sant'Elena (n°44, n°14 e n°38); quelli delle aree gioco di Cagliari (cancelli n°4, n°5, e n°6 dell'area n°1) e di Quartu Sant'Elena (cancelli n°14 e n°44 della cosiddetta area 6/7/8), il ponticello di legno sul percorso del Perdalonga (che rimette in comunicazione con la citata area giochi); quelli della zona del Quartiere del Sole.
Restano inoltre chiusi per nidificazioni evidenti i seguenti siti: il percorso dal Poetto al Rollone; il percorso della nuova garzaia (con i corrispondenti cancelli n°39 e n°7, ovvero cosiddetta area n°2); l'area verde Quartu Nord (con i rispettivi cancelli n°38, n°24, n°26 e n°27).
Si confermano inoltre chiusi i cancelli delle aree da sempre intercluse al pubblico, senza le guide del Parco, in particolare: zona ecosistema filtro, Bellarosa Maggiore, Perdabianca, Nastro Trasportatore, Su Idanu (con cancello di via Bizet e cancello pressi fabbro, il n°42 a Quartu Sant'Elena).
"Dobbiamo ancora sottolineare che, in caso di mancato rispetto delle basilari condizioni di tutela sanitaria, il Parco sarà obbligato a chiudere le aree sottoposte o, addirittura, a dover nuovamente chiudere il suo intero territorio alla pubblica fruizione onde evitare questo inammissibile rischio di contagio.
"Invitiamo - rammentano ancora dalla direzione - tutti gli interessati a frequentare il nostro amato Parco, con intelligenza, serenità e rispettando queste semplici regole di tutela sanitaria per contrastare l'epidemia del Coronavirus".