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Mondo del giornalismo sardo in lutto per la scomparsa a 76 anni di Antonio Capitta, volto storico della Rai, noto anche tra gli sportivi per i collegamenti dal S.Elia per Novantesimo minuto, per i resoconti delle partite soprattutto del Cagliari e per i servizi della Domenica sportiva, quando tutta l'Italia aspettava immagini e commenti delle gare del pomeriggio.
Non solo sport. Nella sua lunga carriera - lavorava dal 1966 alla tv di Stato ed era diventato professionista nel 1970 - si è occupato anche di altri settori del giornale. Non si è fermato nemmeno dopo l'addio alla Rai, nel 1998: ha continuato a raccontare le vicende del Cagliari anche nella tv locale Videolina.
Uno stile che in qualche modo ha fatto scuola, anche un po' in anticipo sui tempi: mai banale, i suoi servizi e le sue interviste (sul web ne circola una mitica a Gigi Riva) regalavano sempre qualche spunto di riflessione.
Come accadeva ad esempio per il maestro Gianni Brera, o il quasi coetaneo (due anni più grande di lui) Beppe Viola, sempre scuola Rai. Negli anni, Capitta era diventato un punto di riferimento per i colleghi più giovani, ai quali, su richiesta, non lesinava suggerimenti e incoraggiamenti. Anche per questo era diventato presidente dell'Ussi Sardegna (l'Unione dei giornalisti sportivi) nel 2003.