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“Paolo Pinna non ha 19 anni, è più piccolo”. La difesa del giovane di Nule, accusato degli omicidi di Gianluca Monni e Stefano Masala, aveva formulato questa ipotesi in apertura del processo di Appello per i due omicidi. Era stata dunque chiesta una perizia psichiatrica per accertare l’età reale di Pinna rispetto a quella anagrafica. Secondo il difensore Angelo Merlini, il giovane, 17enne all’epoca dei fatti, oggi come nel 2015 avrebbe la maturità e un grado di consapevolezza simili a quelli di un adolescente.
L’istanza, però, è stata rigettata dalla Corte del Tribunale di Nuoro che ha accolto la tesi della Procura dei minori di Sassari, secondo cui Pinna è una persona pienamente consapevole e pericolosa. Per il giovane è stata chiesta la conferma della condanna a 20 anni inflitta in primo grado.
Il processo riprenderà a novembre, con le arringhe degli avvocati di Pinna, Agostinangelo Marras e Angelo Merlini.