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Con decreto di Papa Francesco, oggi 27 giugno 2017, il Reverendo Monsignor Gian Franco Saba, attualmente parroco di S. Antonio di Gallura, è stato nominato Arcivescovo di Sassari, al posto di S.E. Monsignor Paolo Atzei, dimissionario per raggiunti limiti di età.
Ne ha dato annuncio il Vescovo di Tempio-Ampurias, S.E. Monsignor Sebastiano Sanguinetti, alle ore 12,00 di oggi, nella Cattedrale di Tempio, contestualmente alla pubblicazione della nomina nell’Osservatore Romano e pari iniziativa a Sassari da parte di Monsignor Paolo Atzei.
Erano presenti all’annuncio oltre all’Arcivescovo eletto, l’intero Consiglio Presbiterale e i vicari foranei, i sindaci di Tempio Pausania, di Olbia e di S. Antonio di Gallura, nonché i familiari del futuro Arcivescovo, fra i quali anche l’anziano padre, e un gruppo di fedeli venuti da S. Antonio di Gallura. Grande l’emozione di tutti per una nomina così prestigiosa di un presbitero gallurese.
Una terra, finora avara di vescovi locali. L’ultimo nativo del territorio è stato il compianto Nunzio Apostolico Monsignor Carlo Curis, di La Maddalena, scomparso alcuni anni fa. Monsignor Saba, nato a Olbia in una famiglia di allevatori, proveniente da Buddusò.
L’ordinazione Episcopale si terrà il prossimo 13 settembre a Olbia, sul sagrato della Basilica di S. Simplicio, dove monsignor Saba è stato battezzato.
Primo saluto alla Diocesi di Sassari
Cari fratelli e care sorelle della Chiesa che è in Sassari,
«grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo».
A tutti voi l’abbraccio di un fratello che Papa Francesco, nella sua paterna bontà, ha chiamato per essere tra voi pastore del gregge di Cristo, servo del Pastore dei pastori, scelto a pascere il Suo gregge con amore tenero e fermo. La grandezza del dono ricevuto è incalcolabile in rapporto alla povertà della mia persona. Perciò, pregate per me affinché lo Spirito Santo mi renda idoneo a «confortare i vostri cuori e confermarli in ogni opera e parola di bene». Sono persuaso che da entrambe le parti i nostri cuori sono colmi di sentimenti forti e profondi. Lungo il cammino in compagnia del Risorto i nostri cuori si scalderanno della luce dello Spirito ed i nostri occhi sperimenteranno la gioia di incontrare Cristo attorno alla mensa eucaristica e lungo le vie della vita, dove ci attende per essere accolto, riconosciuto, curato. Sia io che voi siamo già stati raggiunti da Cristo per interpellarci: di cosa parlate, quali sono i vostri pensieri, i vostri sentimenti e progetti? Egli ora ha mostrato il suo invito, forse inedito ed inatteso secondo le logiche umane: ho detto Sì a Cristo nella persona di Papa Francesco, lo diciamo insieme come Chiesa famiglia di Dio, popolo in cammino.
Grazie Padre Santo per la fiducia, vedo nella sua scelta il risultato di un discernimento che mi consegna lo sguardo vivo del Signore che con il suo amore «fonda» e dà «consistenza» a tutto il mio essere ed operare in vista della missione che mi affida. Nel Sì odierno, rinnovo il voglio, desidero ed è mia ferma decisione di gettare le reti sulla Parola di Cristo per collaborare con Lei ed il Collegio apostolico affinché «la gioia del Vangelo riempia la vita ed il cuore» di tanti uomini e donne del nostro tempo.
Come ci ricorda san Clemente di Roma, nel corpo di Cristo i doni sono dati per servire, poiché «in tutte le cose c’è una composizione, e l’una ha bisogno dell’altra in vista della salute del corpo intero».
Quale programma dunque? Certo questo non è il momento di progetti, ma solo quello di fissare lo sguardo in Dio e curvare l’orecchio del nostro cuore all’ascolto. Tutta