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«Una grande attenzione ai servizi delle strutture, dai servizi di Chirurgia alla Medicina e all'assistenza umana, materiale e spirituale, per fare in modo che la persona trovi qualcuno che porga la mano e lo aiuti a camminare lungo un percorso per superare le stanchezze. La Chiesa, le Istituzioni e la società sono chiamate a dialogare per un nuovo umanesimo dell'incontro».
Sono state queste le parole rivolte, ieri sera, ai fedeli dall'arcivescovo di Sassari, Gian Franco Saba, nella piccola cappella del Palazzo Clemente, in occasione della festa di Santa Lucia, la patrona della Clinica oculistica, che quest'anno è stata festeggiata nella struttura sassarese per il trentottesimo anno. Per l'arcivescovo si è trattato della prima visita alle strutture ospedaliere cittadine.
Nella sua omelia, l’arcivescovo ha ricordato la figura della santa siracusana, morta martire nella sua città per aver manifestato la sua fede, all'epoca delle persecuzioni cristiane sotto l'imperatore Diocleziano. «Lei, patrona dei luoghi di cura – ha aggiunto l'arcivescovo – è un modello perché l'uomo impari ad apprendere e amare in profondità. E Santa Lucia, protettrice della vista, aiuti a sviluppare gli occhi della mente così da aiutare l'uomo a orientarsi».
Alla celebrazione eucaristica hanno preso parte anche i due cappellani delle cliniche, don Antonio Tanca e don Eugenio Pesenti, il cappellano dell'ospedale Santissima Annunziata don Bastianino Pirino e il rettore del Seminario di Sassari don Diego Pinna con alcuni seminaristi. La funzione è stata animata dal coro dei volontari e delle volontarie del Vos.
Al termine, l’arcivescovo, accompagnato dal direttore generale Antonio D'Urso, da direttore amministrativo Lorenzo Pescini e dal direttore della Clinica Oculistica Francesco Boscia, ha fatto visita ad alcuni reparti della seconda stecca bianca, soffermandosi a dialogare con i pazienti nelle stanze di degenza sia in Oculistica che nei due reparti attigui, Chirurgia pediatrica e Chirurgia maxillofacciale.
D’Urso ha illustrato all'alto prelato l'organizzazione dell'azienda ospedaliero universitaria sassarese. Lo stesso, insieme a Boscia, hanno voluto ringraziare l’Arcivescovo Saba per la sua presenza e l'attenzione «che è un riconoscimento della nostra attività».
«Sono convinto che una buona sinergia tra le istituzioni sia un beneficio per tutti e, se posso essere d'aiuto, la mia porta è sempre aperta», ha concluso monsignor Gianfranco Saba.