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Per la deputata dei Grillini, Emanuela Corda: «Troppi dubbi sulle procedure di assegnazione e sull'opportunità, facciamo chiarezza sulla delibera della Regione».
«È la storia di un flop lungo otto anni quella del dell’ex 68° Deposito carburanti dell’Aeronautica di Monte Urpinu. Adesso la Regione, con un atto sulla cui legittimità ci sono molti dubbi, prova ad assegnarlo all'Arcidiocesi di Cagliari, che lo utilizzerà come deposito della Caritas: è davvero questa la scelta migliore per un'oasi in città, immersa nel verde, con a disposizione edifici che potrebbero essere convertiti a vantaggio di tutta la comunità?».
A chiederselo è la deputata del Movimento 5 Stelle Emanuela Corda, che contesta una recente delibera della giunta regionale targata Pd, che a scadenza di mandato mette in atto un'operazione che ha tutta l'aria di essere elettorale. Senza nulla togliere al valore delle attività svolte dalla Caritas stessa.
«Ciò che stupisce – afferma la Corda - è che questo “passaggio” sia avvenuto senza la pubblicazione di alcun bando, a libera discrezione dell’assessore Cristiano Erriu che non ha dato alcuna possibilità a terzi di presentare progetti e iniziative. Un fatto che lascia perplessi e che non può passare inosservato.
Si tratta di una zona tra le più belle di Cagliari, molto vasta, con immobili immersi nel verde. Uno spazio che diventerebbe un fiore all’occhiello della città se solo si decidesse di valorizzarla così come era stato promesso nel 2008, anno in cui la Regione ne riebbe il possesso alla fine di una lunga battaglia per la dismissione dei beni militari non più utilizzati.
«Dispiace -continua Corda - che contrariamente alle promesse fatte, l’area non sia stata affatto restituita ai cittadini: la Regione l’ha tenuta chiusa per tutto questo tempo, facendo diventare questa meraviglia un deposito di oggetti di ogni natura abbandonati tra la polvere: tavoli, pc, scrivanie, e tanto altro, come ho potuto constatare nel sopralluogo da me eseguito qualche tempo fa.
Fermo restando che dare un aiuto alle persone in difficoltà resta la prima missione per tutti e che la Caritas ha sempre svolto un ruolo essenziale che merita tutte le nostre attenzioni, il dubbio è se davvero, uno spazio così bello che abbraccerebbe il Parco di Monte Urpinu, non meriti però di essere restituito ai tutti i cittadini, in modo che possano beneficiare della bellezza di questo luogo nel quale si potrebbero avviare le più diverse iniziative che coinvolgano i giovani, gli studenti, la ricerca, il mondo culturale, le associazioni e tanto altro.
Ma soprattutto si pretende venga rispettata la legittimità dell’affidamento, la trasparenza, l’equità. Sarebbe importante dare la possibilità alle diverse associazioni di presentare un progetto e valutare insieme il futuro migliore per l’ex deposito, senza atti d’imperio non degni di un’istituzione come la Regione Sardegna».