Tutto pronto a Gonnosfanadiga per Monumenti Aperti, in programma sabato 8 e domenica 9 giugno. Per l’occasione saranno aperte le porte di 19 monumenti del patrimonio artistico, archeologico e religioso.

A detta del Sindaco Fausto Orrù, “Tra le tante proposte oggi in Sardegna aver scelto la nostra comunità ci inorgoglisce. Avete fatto bene a sceglierci perché siete arrivati nella prima terra emersa d’Europa, perché nonostante il paese non sia così antico ogni angolo del nostro territorio parla. Il paese nasce intorno al 1610 in seguito alla distruzione del villaggio di Serru da parte dei Barbareschi. I sopravvissuti si recarono a Gonnos che era un grande centro organizzato in tutti i campi, con una difesa molto efficiente e in grado di offrire ospitalità e sicurezza. Dare una spiegazione al nome Gonnosfanadiga non è semplice, basti pensare che studiosi come il Wagner, il Bertoldi, il Terracini, il Carta Raspi hanno avuto grosse difficoltà a darne una definizione. È possibile che la prima parte del nome Gon(n) significasse “collina”, questo secondo un’interpretazione di Wagner; qualcun’altro è del parere che il termine Gonnos sia di origine nuragica; il Carta Raspi crede che il nome Gonos sia stato importato dalla Grecia e significhi origine, nascita, stirpe. La seconda parte del nome Fanadiga “la cui popolazione ebbe origine più tardi” esisteva già come campagna, “terra fanatica”, nome utilizzato dai romani per la presenza nelle vicinanze di qualche fanum (tempio). Il paese possiede inoltre uno strano appellativo “La Budapest sarda”. Infatti Gonnosfanadiga è diviso in due parti ben distinte dal fiume Rio Piras. Gonnos, è la porzione a destra del fiume, che sorge ai piedi della collina, mentre Fanadiga è la parte a sinistra del fiume e sorge in pianura. In questa due giorni potrete inoltre assaporare i nostri preziosi prodotti che sicuramente faranno il piacere del vostro palato. A voi vada il mio augurio di buon soggiorno e divertitevi con le nostre guide che vi porteranno in mezzo ai percorsi preparati per l’occasione dall’assessore al Patrimonio Massimiliano Piras e dai ragazzi dell’Associazione G_Elevato 2.”

Tra i siti visitabili, le novità sono la Scuola elementare Giovanni Lecis e la Casa di Eleonora. confermati la Chiesa di Santa Barbara detta Cresia manna, quella del Sacro Cuore, della Beata vergine di Lourdes, Santa Severa e San Cosimo con il Nuraghe. I

Inoltre un salto al Parco e alla Miniera di Perd’e Pibera, al Monte Granatico, alle vie dell’Acqua e I pozzi pubblici e alla tomba dei giganti “sa Grutta de Santu Giuanni”. Tre i frantoi: l’Ex Frantoio Porta, il Frantoio Sogus e il Frantoio Bardi. E infine il Cimitero monumentale, Via Marconi e Via Cagliari dove muri e i cancelli, portano ancora le tracce degli spezzonamenti causati dal bombardamento americano del 1943 cui è dedicata la Piazza 17 Febbraio con il monumento ai caduti realizzato dallo scultore Efisio Cadoni, e infine l’Ex orfanotrofio “Suor Emilia”. Visitabili, ma solo su richiesta all’Info Point la i Rifugi antiaerei.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle 15.00 alle 20.00 e domenica dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30.