Tra i paesi protagonisti del terzo fine settimana di Monumenti Aperti c’è anche Ploaghe. 14 i monumenti che potranno essere visitati gratuitamente nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 maggio. 

In questa quinta partecipazione di Ploaghe segnaliamo tra i monumenti aperti il Cimitero monumentale del quale Giovanni Spano ci informa che fu benedetto nel 1797, e che fu il primo nell’isola ad essere costruito separato dal corpo della chiesa.

“È con grande piacere che ospitiamo, ancora una volta, la manifestazione Monumenti Aperti – così il Sindaco Carlo Sotgiu -. Un evento di risonanza e caratura oramai nazionale, in grado di dare alla nostra comunità quel prestigio e quella visibilità che merita. Il tema di Monumenti Aperti 2019 è “Radici al futuro”, ovvero ciò che ci appartiene come storia e su cui poggia il domani delle Comunità. Un argomento che si ispira alla valorizzazione del patrimonio culturale tangibile, intangibile e digitale definito dalle nuove politiche europee che hanno consentito, fra l’altro, di finanziare i lavori della piazza del Convento e il restauro del Convento stesso. Due elementi di un unico monumento che si presenta oggi nella sua originaria bellezza e dimensione planivolumetrica rappresentando uno dei luoghi di maggior valore storico, monumentale e architettonico del nostro paese. Anche quest’anno la presenza dei nostri studenti della Scuola rappresenta, infine, un elemento essenziale che valorizza l’iniziativa. Ai ragazzi e agli insegnanti vanno, come sempre, i nostri ringraziamenti più sentiti in attesa, come ogni anno, di imparare qualcosa di nuovo.”.

Tra i siti visitabili, la Chiesa San Pietro Apostolo che fu cattedrale della diocesi medioevale dal 1090 al 1503, l’Oratorio del Rosario e la Pinacoteca; l’Oratorio di Santa Croce, il Cimitero Monumentale.

Poi l’Ex Convento secentesco, la chiesa coeva di San Matteo, la Chiesa di Valverde, la chiesa di San Michele di Salvennor, edificata, presumibilmente, dal giudice Mariano I tra il 1065 e il 1082, la chiesa cinquecentesca di San Sebastiano, quella di Sant’Antonio di Salvennor, riedificata probabilmente nel XIII secolo dai monaci di Vallombrosa, che si avvalsero delle stesse maestranze di San Michele. 

Infine il Nuraghe Don Micheli, la Tomba dei Giganti di Fiorosu, tra le maggiori, per dimensioni della Sardegna, la Fonte nuragica di Frades Mareos e infine, l’antico lavatoio di Funtana Manna.

Tanti anche gli eventi collaterali: Sabato 11 maggio alle 19.30, al Centro Sociale Don Usai, si terrà lo spettacolo musicale e letterario “Dominae - Donne protagoniste della storia della Sardegna” un laboratorio di ricerca e creazione sulle donne sarde: Maria Lai, Grazia Deledda, Adelasia Di Torres, Eleonora D'Arborea, Paska Devaddis, e Julia Carta. E poi HumaniorA in concerto con le poetesse Maria Sale e Pierina Cilla. La serata sarà presentata da Giovanni Salis.

Domenica dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30, all’Ex Convento, spazio a “Scienza in piazza”: giochi, esperimenti e dimostrazioni e la visita alla mostra sul 50° anniversario della conquista della Luna. Le attività sono curate dall'Università di Sassari e della Società Astronomica Turritana, con gli studenti delle scuole Ipsar-Ipseoa, Istituto D'Arte "Figari", Liceo "Spano", Ist.S.Ruju, Uniss Corso di Laurea in Gestione Energetica e Sicurezza.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle 15.30 alle 19.30 e la domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.