Una straordinaria edizione di Monumenti Aperti ha fatto registrare cifre oltre ogni aspettativa, nonostante la giornata piovosa di sabato.  Cresce sempre più il numero dei visitatori che anno dopo anno contribuiscono a trasformare la città e il territorio in un grande museo. Quest’anno è stato battuto il   record di presenze, più di 30.000 quelle registrate, ben oltre le 25 mila della passata edizione.

Ancora una volta, l’entusiasmo e l’inventiva delle piccole guide nel raccontare la storia della città sono state il filo conduttore di questa manifestazione giunta ad Alghero alla tredicesima edizione. “Grazie a tutti gli studenti e agli insegnanti, a tutti i volontari, a tutti coloro che con passione e professionalità hanno dato vita a questa ricchissima edizione di Monumenti Aperti – è il pensiero del Sindaco Mario Bruno che aggiunge - Alghero può dare continuità ai suoi tantissimi luoghi di cultura, aprendoli ai cittadini e agli ospiti, può attraverso la cultura rendere più attrattiva la città e creare lavoro per tanti giovani preparati e competenti”.

Tra i siti più visitati, il primato è della Torre di Sulis, con 2.250 visite, a seguire Lo Quarter, 1.550, il Museo della Città, 1.200, l’Aeroporto Militare, 1.200, il Museo Diocesano, 1.350 visite. E poi tutti gli altri siti che compongono la straordinaria offerta della città e del territorio che hanno raggiunto cifre ragguardevoli, compresi quelli fuori porta, come il parco di porto Conte, 830 presenze registrate. “Un grande impegno collettivo che ha funzionato alla perfezione – commenta l’Assessore alla Cultura Gabriella Esposito – e che ha trasformato in una grande festa un appuntamento in grado di valorizzare in modo esemplare il nostro patrimonio culturale. Il nostro impegno ora è rivolto a dare continuità alla proposta culturale della città”. L’amministrazione ringrazia gli oltre 1.000 volontari che hanno reso unica questa edizione della manifestazione, oltre alle aziende private che vi hanno collaborato. Determinante è stato il ruolo delle scuole cittadine, che hanno lavorato con grande dedizione all’ importante occasione di riscoperta del territorio.