Nella mattinata di ieri i tecnici del Parco di Porto Conte, insieme ai colleghi dell’Arpas e in stretto accordo con l’Assessorato Ambiente del Comune di Alghero, sono intervenuti alla laguna del Calich a seguito della segnalazione di miasmi e morie di pesci.

“I primi rilievi effettuati – spiegano gli stessi tecnici - hanno consentito di registrare innanzitutto il marcato calo di ossigeno sia al fondo che in superficie e in taluni casi addirittura la quasi assenza percentuale dello stesso, cosa che necessariamente ha generato le prime conseguenze ossia: moria di alcuni pesci che non sono riusciti ad arrivare nella bocca a mare del porto canale di Fertilia e di altri organismi acquatici, quali l’aplysia depilans, le comuni lepri di mare”.

“Queste ultime – dicono ancora i tecnici del Parco di Porto Conte - probabilmente attratte dalla massiccia presenza di ulva hanno invaso la laguna e dopodiché sono rimaste intrappolate a seguito del robusto calo di ossigeno che ne ha determinato la morte. Da qui l’origine dei miasmi dovuti ai processi degradativi organici”.

I tecnici dell’Arpas proseguiranno con l’analisi delle acque per approfondire meglio l’origine del fenomeno.

“Risulta abbastanza chiaro che si tratti di anossia – dichiara il Direttore del Parco - dovuta alla degradazione delle alghe che hanno proliferato negli ultimi mesi creando un vero e proprio tappeto verde sulla superficie della laguna. Tale fenomeno è attribuibile, inoltre, all’ostacolo rappresentato dal molo di sopraflutto del porto canale di Fertilia che costituisce esso stesso una pressione incidente sulla laguna impedendo il ricambio di acque fresche e povere di nutrienti normalmente garantito dal mare. Pertanto, si rendono sempre più urgenti ed indispensabili, con il coinvolgimento di tutti gli enti operanti a diverso titolo sulla laguna, le misure di tutela, le strategie di governance e di ripristino ambientale che, peraltro, sono alla base del progetto RETRALAGS promosso dall’Amministrazione comunale ed in corso di attuazione con la collaborazione del Parco di Porto Conte”.