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Se n’è andata nella notte delle stelle, come un bagliore di luce che poi si spegne all’improvviso.
Io ho amato Michela, ho amato la sua forza e il suo coraggio.
Sapeva guardare oltre e parlare chiaro, molto spesso in direzione ‘ostinata e contraria’ e mai con l’atteggiamento di chi ‘soggiace’ per compiacere.
Michela ha avuto soprattutto il potere delle idee che aderivano alle parole, che anche quando non le si condivideva si facevano ascoltare e rispettare.
Ammiravo il modo in cui mettevi insieme cuore, grinta e passioni: eri una donna libera e sapevi lottare. Mi dispiace davvero, Michela.
Ho negli occhi il tuo fare gentile ad ogni incontro e pensare di non poterti più rivolgerti un abbraccio mi rattrista.
Nell’affrontare, da combattente, il male che ti è stato ostile, hai continuato ad ‘insegnarci’ il valore che assume ogni istante che arriva, la bellezza del sole quando bacia un tramonto, il mare d'oro e potente che ci fluttua dentro, la luce che accarezza anche i colori del buio.
Tra i ricordi del cuore resterai.