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Sono stati rinviati a giudizio tre commissari di gara accusati di omicidio colposo in concorso per la morte di Pietro Alberto Brocca, il fantino caduto sulla pista di San Rossore a Pisa il 21 gennaio 2021 e morto all'ospedale di Cisanello dopo tre giorni di ricovero per le gravi lesioni.
E' quanto riporta oggi Il Tirreno. Una pista non idonea per autorizzare una corsa che avrebbe dovuto essere sospesa e consentita solo dopo una sistemazione adeguata del terreno. In quelle condizioni il manto presentava dei pericoli evidenti. È la contestazione di fondo che ieri ha portato al rinvio a giudizio.
Il fantino, originario di Dorgali e residente a Mores aveva 22 anni. Il gup ha disposto il processo, accogliendo la richiesta del pm, per i tre. I genitori del fantino si sonno costituiti parte civile. All'origine della caduta fatale, secondo la procura, ci sarebbe stata una negligenza nell'assicurare la sicurezza nel circuito durante la corsa del 21 gennaio di un anno fa.
Brocca, mentre partecipava alla quinta corsa per gentlemen del premio Austro, venne disarcionato dal mezzosangue 'Ziu Pascale'. Finì a terra schiacciato da un cavallo che gli stava dietro che a sua volta spedì sull'erba un secondo fantino. La società di gestione dell'ippodromo di San Rossore fin da subito venne tenuta fuori dall'inchiesta.
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