PHOTO
"Non c'è convalescenza che tenga quando devi essere in campo per dare Giustizia e Verità ad una madre, ad una vittima a cui lo hai promesso sul tavolo autoptico". Così l'avvocato Gianfranco Piscitelli, legale della famiglia di Sebastian Casula e presidente di Penelope Sardegna.
Casula scomparve da Carbonia l'11 luglio 2017 e fu trovato morto un mese più tardi, appeso a un albero in località Monte Leone. Per gli inquirenti qualcuno inscenò il suicidio del 39enne e oggi un uomo è sotto accusa per questo.
"Il diritto di sciopero è sacro - spiega Piscitelli - e l'astensione odierna delle Camere Penali ha fatto sì che ancora una volta l'udienza preliminare per la morte di Sebastian Casula sia stata rinviata al 30 giugno 2023. A poco meno di sei anni il processo non è ancora iniziato".
"E' difficile spiegare ad una madre distrutta dopo sei anni di attesa per dare giustizia al figlio vilipeso anche da morto, fatto passare per suicida, che esistono delle regole e tempi processuali. Esistono le astensioni dalle udienze, i legittimi impedimenti e tanto altro e, ancor più, probabilmente il 30 giugno sarà solo la data intermedia per giungere poi, dopo altri mesi, ad un lungo processo ordinario. È questo il lato umano a cui dopo quarant'anni ancora non mi abituo", conclude l'avvocato Piscitelli.
Aggiornamento 4 ottobre ore 11,39. Iniziato ieri il processo.