Non ce l'ha fatta Antonio Cozzolino, il 49enne ustionato sul 70 per cento del corpo dopo che il vicino di casa lo aveva cosparso di benzina e dato alle fiamme al culmine di una lite, nove giorni fa.

L'uomo è morto questa mattina nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Santissima Annunziata di Sassari, dove era ricoverato in condizioni disperate dal giorno dell'aggressione, l'11 marzo.

Il suo vicino di casa, il 48enne Davide Iannelli, che dopo il litigio si era costituito al Commissariato di Polizia di Olbia, è rinchiuso nel carcere di Bancali, a Sassari, e dovrà ora rispondere di omicidio. I due, fra i quali da tempo non correva buon sangue, venerdì 11 marzo poco prima delle 9 si erano incrociati davanti all'ingresso del condominio in via Petta, dove abitavano.

Secondo la ricostruzione dei fatti appurata dagli inquirenti, i due si erano messi a discutere, la situazione era degenerata, ed erano arrivati alle mani. Iannelli aveva estratto da una busta una bottiglia riempita con benzina e l'aveva svuotata sul rivale, per poi appiccare il fuoco con un accendino.

La vittima, col corpo in fiamme, era stata soccorsa con un estintore dall'autista di un bus di linea che passava in quel momento in via Petta. Trasportato al Centro ustioni di Sassari e poi in Rianimazione, Cozzolino è rimasto in agonia per nove giorni. Fino a stamattina, quando il suo corpo si è arresto e ha cessato di vivere.