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Domenica 2 agosto arriva nelle piazze del centro storico “Nel nome del pane”: un’intera giornata con laboratori, degustazioni e una mostra dedicata a questo straordinario prodotto e alle sue notevoli potenzialità gastronomiche e artistiche.
“La città del pane” apre così le sue porte agli appassionati per svelare i segreti della sana panificazione di una volta. Utilizzo esclusivo di farine sarde, lievitazione naturale e cottura nel forno a legna, ma non solo. Abilità manuali e materie prime di qualità saranno le protagoniste di questa originale manifestazione organizzata dalla Pro Loco e patrocinata dal Comune di Olmedo, dalla Regione Sardegna, dall’Unpli regionale e dalla Camera di Commercio di Sassari.
L’iniziativa suggella Olmedo nel circuito dei comuni scelti dall’assessorato Regionale al Turismo per promuovere il pane sardo della tradizione, in vista della sua candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco.
Si inizia alle 9.30 nella chiesa di Nostra Signora di Talia, edificio romanico del XII secolo dove sarà allestita una ricca mostra giunta alla ventisettesima edizione. Tanti i campioni esposti, dai raffinati pani delle feste a quelli più semplici della quotidianità.
Alle 10.30 si potrà assistere alle operazioni di manipolazione della pasta nei locali del Centro pastorale. Un’immersione a tutto tondo nella tradizione alla scoperta della lavorazione del pane tipico di Olmedo, del carasau e della spianata di Ozieri, che sarà preparata anche in serata. La cottura nei forni a legna sarà predisposta nel pomeriggio direttamente in piazza di Nostra Signora di Talia, in attesa della lievitazione naturale.
Alle 18, il momento più atteso dagli amanti dei pani artistici con i laboratori di pani decorati a cura di Rosalba Deiana e del suo gruppo di bambini di Tertenia, con la collaborazione di alcune esperte della Pro Loco di Olmedo.
Alle 19 degustazioni enogastronomiche con carasanzas, pecora ubriaca, arrosto di maiale e ottimo cagnulari, tutto accompagnato dal buon pane appena sfornato. Infine musica e balli in piazza.