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La Procura di Cagliari vuole vederci chiaro su cause e dinamica del tragico incidente costato la vita al 32enne di Villa San Pietro: l’8 ottobre il conferimento dell’incarico.
Il Sostituto Procuratore di Cagliari, il dottor Emanuele Secci, titolare del fascicolo per la tragica morte di Christian Urru, ha iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio stradale N. N., 49 anni, di Pula, l’automobilista che il 6 agosto scorso ha tagliato la strada e investito con la sua vettura il trentaduenne dj di Villa San Pietro, che procedeva in moto, causandone il decesso.
Nell’ambito del procedimento penale, inoltre, il Pm ha anche ritenuto di disporre una consulenza tecnica per stabilire la dinamica e le cause del sinistro – la cosiddetta perizia cinematica - nominando a tal fine quale proprio Ctu l’ingegner Francesco Marongiu: l’incarico sarà formalmente conferito lunedì 8 ottobre 2018, alle ore 9, presso il Palazzo di Giustizia di Cagliari.
Il dramma si è consumato alle 15.30 del 6 agosto a Pula, al km 29 della Strada Statale 195, tristemente nota per la sua pericolosità e le tante “croci”: una pericolosità certificata anche dai dati Istat, che in un recente rapporto la collocavano ai vertici regionali di questa ingloriosa classifica per numero di vittime, con la Statale 131 e l’Orientale Sarda.
LA TRAGEDIA. Il giovane, che aveva solo 32 anni, stava procedendo in sella alla sua Ducati in direzione Cagliari quando si è trovato all’improvviso davanti una Fiat Idea, condotta appunto da N. N., che sopraggiungeva dalla direzione opposta e che ha svoltato a sinistra per entrare nel distributore dell’Agip ubicato a lato della carreggiata opposta al suo senso di marcia.
L’impatto è stato inevitabile e terribile: il motociclista è rovinato sull’asfalto, in condizioni disperate. Inutili i tentativi di rianimarlo in loco da parte dei sanitari del Suem accorsi in ambulanza e anche con l’elisoccorso per trasportarlo più velocemente all’ospedale. Troppo gravi le lesioni riportate: il suo cuore ha cessato di battere mezzora dopo.
I DUBBI. Sconvolti dal dolore, i familiari del giovane, attraverso il consulente personale dottor Michele Baldinu, si sono affidati a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, per ottenere giustizia e anche per fare chiarezza su una serie di circostanze che potrebbero aver avuto il loro peso nel determinare l’incidente. Ferma restando, infatti, l’indubbia responsabilità dell’automobilista, che ha mancato la precedenza nella svolta, la famiglia di Urru vuole capire come mai la doppia linea continua precedentemente presente in quel tratto di strada fosse stata resa tratteggiata (dalle foto si nota chiaramente la “cancellatura” della vernice), salvo però essere ripristinata dall’Anas subito dopo la tragedia.
Non a caso, il Pubblico Ministero ha posto al proprio consulente tecnico anche il seguente quesito: “se le caratteristiche della strada dov’è avvenuto il sinistro, avuto anche riguardo alla segnaletica presente, abbiano avuto una qualche efficienza causale nel determinare il sinistro e se, in relazione alle stesse, sia rilevabile una qualche inosservanza o violazione di disposizioni stabilite dal Codice della strada o qualche atto normativo o amministrativo”. Come consulente di parte per la famiglia della vittima Studio 3A ha individuato la figura dell’ingegner Stefano Ferrigno, con studio a Cagliari, che seguirà tutte le operazioni peritali.