Era già stata soccorsa altre volte proprio per principi di soffocamento la 25enne morta in una abitazione a Carbonia dopo aver fatto colazione. Da quanto si è appreso, infatti, in diverse occasioni la giovane era solita portarsi a letto del cibo, poi si addormentava. E in alcuni casi sono dovuti intervenire i genitori per aiutarla ad espellere il boccone.

E’ quindi possibile che si sia successa una cosa analoga anche ieri mattina: dopo aver fatto colazione, si sarebbe ritirata in camera continuando a mangiare del pane, ma un pezzo probabilmente più grosso del previsto le ha ostruito le vie respiratore, soffocandola. I familiari che si trovavano in casa hanno provato a soccorrerla, ma inutilmente. Vane anche le manovre di rianimazione effettuate sul posto dai medici del 118.

La 25enne non è stata nemmeno trasportata in ospedale per esami più dettagliati: i sanitari hanno subito accertato la morte per soffocamento, escludendo ogni altra ipotesi. Il magistrato di turno alla Procura di Cagliari non ha richiesto ulteriori accertamenti, affidando la salma ai genitori per il funerale.

"Sono episodi che capitano soprattutto agli anziani e ai bambini, ma può succedere a tutti - spiega all'ANSA Roberto Puxeddu, primario del reparto di Otorino del Policlinico di Monserrato - Probabilmente il pezzo di cibo era talmente grande che è rimasto incastrato tra le corde vocali, impedendo la normale respirazione. A volte con le manovre di compressione del torace, e del torace e addome, si riesce a rimuovere il corpo estraneo, ma in questo caso si vede che non è stato possibile". Secondo il primario, anche la posizione in cui si mangia è fondamentale. " E’ chiaro che l'alimentazione deve avvenire in una posizione naturale - sottolinea Puxeddu - dove il cibo viene ingerito seguendo anche la gravità, oltre ad essere spinto con la muscolatura faringe-esofago e faringe-cervicale. Quella di oggi è sicuramente una terribile disgrazia".