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Globalizzazione e consumismo sono definiti spesso come quegli elementi che hanno dato il via a una società in cui i ritmi di una corsa sfrenata sembrano essersi impadroniti dei nostri comportamenti quotidiani.
Le conseguenze sono certi sgretolamenti sociali, determinati da sfilacciamenti di valori e di principi etico-morali troppo in fretta dimenticati o traditi. Sono questi cedimenti a preoccuparci e a farci dire che quando manca il tempo di fermarsi almeno quanto basta per riflettere sulla nostra identità e sul nostro passato, può accadere di sentirsi in una società più fragile, meno sicura e con maggiori incertezze.
È fondamentale, dunque, riprendere e riannodare i filoni della nostra esistenza, ovviamente prima che sia troppo tardi.
La Sardegna non si sottrae a questo imperativo, consapevole com’è, attraverso le sue piccole e grandi comunità, che senza passato non ci può essere un presente e tantomeno un futuro.
Tra i tanti valori fondamentali di un popolo, quelli identitari ci riportano sul solco delle tradizioni in cui la musica delle launeddas, colonna sonora e specchio di usi, costumi e tradizioni della Sardegna, non solo è sopravvissuta alle intemperie del tempo, ma rivive oggi gli antichi splendori sotto la spinta dei costruttori, dei suonatori e grazie all’entusiasmo di tantissimi giovani.
“Il 22 febbraio di quest’anno, il mondo delle launeddas, con la fondazione de s’Assòtziu Launeddas Sardìnnia, ha scritto una nuova pagina della propria storia”, dice il presidente Gianfranco Meloni con orgoglio e soddisfazione.
“Sono stati necessari due anni di incontri e di scambi di opinioni prima di arrivare alla convinzione che mancava un organismo di riferimento che potesse riunire tutte le preziose esperienze di suonatori/costruttori, ben 65, e di 12 associazioni”.
Allo storico evento di febbraio ha fatto seguito il primo grande appuntamento per celebrarne la nascita. Suonatori e costruttori, appassionati e visitatori, hanno dato luogo a una grande festa a Solarussa, in una “due giorni” organizzata da C.A.M.P.O.S. (Cordinamentu Artes Musicales e Poèticas de tradizioni Orali de Sardigna), durante i quali c’è stata una rassegna imponente dedicata al fascino della musica, dei canti, delle danze e della poesia estemporanea.
Oltre a una serie di conferenze su vari temi specifici dedicati alla rilevanza storico- culturale e sociale delle tradizioni che attraverso i suoni, i balli e i versi mostrano l’anima di un popolo.
Il prossimo 3 dicembre, a Cagliari, ci sarà un altro appuntamento de s’Assòtziu Launeddas Sardìnnia "Sa Festa de is Launeddas" e la presentazione della rivista "Cuntzertus".
“Sarà il nostro primo importante progetto. Si tratta della pubblicazione de s’Annuariu de is launeddas, una rivista in cui scrivere su studi, ricerche o esperienze da raccontare”, dice ancora Gianfranco Meloni.
Certo, i progetti de s’Assòtziu Launeddas Sardìnnia sono tanti e ambiziosi, così come tante, a detta dello stesso presidente, sono tutte quelle prospettive che con questa nuova e grande forza associativa saranno più facili da raggiungere e da realizzare.
“Tutti insieme riusciremo per la prima volta a dare una voce univoca alle launeddas, allo scopo di farci sentire e ascoltare presso le istituzioni pubblic