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La pericolosità del giocattolo, prodotto in Italia ed esportato all’estero, era stato segnalato dopo un allarme a livello europeo dal ministero della Salute al Nas di Sassari competente sullo stabilimento.
Il pericolo per la salute era rappresentato dalla possibile ingestione dei piccoli magneti che attratti tra loro avrebbero potuto fare massa e causare la perforazione o perfino il blocco intestinale del bambino.
Per tale ragione, sul mercato europeo, il giocattolo, nelle dimensioni sequestrate, è stato vietato dal 2008 anche se l'Unione europea ha consentito ai produttori e distributori di commercializzare le confezioni già prodotte fino ad esaurimento scorte.
Il responsabile dell'immissione in commercio del giocattolo è stato denunciato all'autorità giudiziaria per violazione del codice del consumo.