Nelle prime ore di mercoledì 5 maggio 2021, all’esito di autonome attività investigative incardinate in un unico procedimento penale presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, personale di quella Direzione Investigativa Antimafia e militari del Comando Provinciale Carabinieri di Sassari, eseguiranno un’unica ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Torino – Ufficio G.I.P., su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, per associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, aggravata dal metodo mafioso e riciclaggio, rispettivamente:

-  personale della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, in Germania, Romania, Spagna e nelle provincie di Torino, Reggio Calabria, Cagliari e Oristano nei confronti di circa 28 soggetti;

-  i militari della Compagnia Carabinieri di Alghero nei confronti di 7 soggetti residenti in Alghero, Porto Torres e Cagliari.

Nell’ambito della medesima operazione, di respiro internazionale, personale della Direzione Investigativa Antimafia di Torino ha proceduto, in Italia e all’estero, all’esecuzione di provvedimenti di sequestro denaro o beni per equivalente per un ammontare complessivo di 7 milioni di euro, di cui circa 630 mila scaturiti anche da risultanze investigative di quest’Arma, nonché all’esecuzione di decreti di perquisizione nei confronti di 42 (quarantadue) obiettivi collocati sul territorio nazionale (nessuno in Sardegna) ed altri 46 (quarantasei) situati in Germania.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Alghero, parallelamente al personale della DIA di Torino, ha svolto mirati accertamenti finalizzati ad individuare un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanza stupefacente del tipo cocaina e ha complessivamente consentito di: comprovare la responsabilità di 29 (ventinove) persone, responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope; svelare l’operatività ad Alghero (SS) di alcuni esponenti della ‘ndrina “BOVICIANI” – attiva nel territorio di San Luca (RC) – in quanto allora ivi detenuti, realizzando in quel Comune la base logistica dei futuri traffici illeciti; ricostruire le relazioni degli indagati che, particolarmente maturate durante la permanenza carceraria, hanno consentito loro di individuare nuovi clienti per importanti forniture di stupefacente, alcune delle quali sequestrate in provincia di Sassari nel corso dell’indagine; dimostrare come gli indagati, abbiano fatto ricorso ad apparecchiature di comunicazione a distanza criptate, per eludere eventuali attività di intercettazione telefonica; documentare, anche mediante sistemi di video sorveglianza, la cessione di cospicui quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina nella provincia di Sassari.

Nuovi dettagli saranno resi disponibili nelle prossime ore.