Da anni è malato di cancro e ad intervalli di tempo regolari deve effettuare un Pap test urinario citologico su tre campioni prelevati in tre giorni, ma venerdì scorso, quando si presenta all'ospedale San Francesco di Nuoro per portare il materiale - deve essere consegnato entro due ore dall'uscita dal frigo - gli addetti del servizio di Anatomia e Istologia patologica gli dicono che non c'è più il personale per effettuare l'esame.

Così per Tonino Arcadu, 76 anni pensionato di Oliena, è arrivata la doccia fredda. "Ho dovuto buttare tutto in un contenitore. A questo punto potrei saltare l'esame a scapito della mia salute e smettere di curarmi, oppure dovrei andare a Cagliari o a Sassari, come mi è stato consigliato dai medici nuoresi, dove dovrei stare tre giorni a spese mie, visto che portare i campioni prelevati entro due ore da Oliena, dove vivo, alle due città che mi sono state indicate, è un problema".

Ma il pensionato non si dà per vinto: scrive una lettera al commissario della Asl Mario Palermo e un'altra agli organi di stampa per denunciare la sua storia. Arcadu ha anche contattato il direttore sanitario Maria Carmela Dessì, che lo riceverà in questi giorni.

"Ho deciso di dare battaglia a questa ingiustizia - spiega - qui pezzetto dopo pezzetto ci stanno tagliando tutto. I tagli fanno risparmiare la sanità e la Asl, ma diventano costi enormi per chi ha la sfortuna di avere problemi di salute. Ho un tumore maligno, sono anziano e dovrei sostenere dei costi non indifferenti per spostarmi a Cagliari o a Sassari e restare lì per tre giorni. Senza contare i disagi dello spostamento per una persona che come me non sta bene".

"D'altra parte - osserva ancora il pensionato - so di non poter saltare questo esame perché da lì arrivano i dati utili per effettuare in un secondo momento la cistoscopia, che permette ai medici di calibrare la mia terapia. Ecco perché non sono disposto a vedermi negare in silenzio un diritto come quello alla salute. Sono deciso ad andare fino in fondo - promette - se è necessario anche incatenandomi alla sede della Asl di Nuoro".