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"Adele necessita di neuro-riabilitazione, Arru ne garantisca il trasferimento al Santa Maria Bambina di Oristano".
Lo chiede il vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Marcello Orrù (Psd'Az), intervenendo sulla vicenda della donna di 56 anni che il 24 ottobre è stata colpita da ictus e a cui è stato negato il ricovero nell'istituto specializzato di Oristano.
La Asl tira in ballo la Regione.
"Alla direzione del Rimedio, la ASL ha comunicato che sarebbero cessati i nuovi ingressi con il codice 75, cioè un regime ospedaliero che la struttura non ha" spiega l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, rispondendo agli articoli di stampa sul mancato ricovero al Santa Maria Bambina.
"Non sono stato io a creare il doppione tra il Santa Maria Bambina e il San Martino di Oristano e, pur mettendo in primo piano le esigenze di assistenza di persone con gravi patologie, devo però attenermi alle norme. Da parte dell'assessorato c'è la massima attenzione per la situazione della struttura del Rimedio, che riconosciamo come eccellenza nel suo settore e che riteniamo debba continuare a svolgere la sua meritoria attività. D'intesa con la Asl e con la Diocesi, stiamo cercando una soluzione tecnico-giuridica per consentire al Santa Maria Bambina di proseguire nella sua attività di riabilitazione, in rete con il nuovo reparto del San Martino di Oristano. In attesa che il reparto di Oristano vada a regime, individueremo una soluzione transitoria, che sia amministrativamente percorribile".