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Nel 2013, in Sardegna sono state 1.081 le nuove aziende individuali aperte da titolari “over 50” che hanno deciso di mettersi, o rimettersi, in gioco avviando una attività individuale. Di questi, ben 340 sono alla loro prima esperienza imprenditoriale, spinti dalla passione ma soprattutto per necessità, dopo aver perso il lavoro o per aiutare economicamente figli e famiglia.
Questo è ciò che emerge dall’elaborazione fatta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, che ha esaminato i dati di quelle nate lo scorso anno in Italia e nell’isola.
“Rispetto al 2012 - afferma Confartigianato Imprese Sardegna – il numero delle aziende avviate nella nostra regione da imprenditori con età tra i 50 e i 69 anni, è cresciuto dell’1%, in linea con la media nazionale”. “Sono dati che, in questi anni di crisi, si stanno consolidando – continuano dall’Associazione - e, purtroppo, sottolineano la situazione critica dell’isola per chi è stato espulso dal mondo del lavoro”.
A livello territoriale, ben 461 aziende “over 50” sono state aperte a Cagliari (sono 139 gli imprenditori alla prima esperienza), 341 a Sassari (108 da neo imprenditori over 50), 183 a Nuoro (59 dagli over 50) e 96 a Oristano (34 quelli alla prima esperienza).
A livello nazionale, una impresa su quattro (28,6%) nasce nel commercio o nell’autoriparazione. Seguono l’agricoltura e la pesca (26,6%), le costruzioni (8,9%), le attività manifatturiere (7,7%) e l’alloggio e la ristorazione (6,9%).
“Ma attenzione – ammoniscono gli Imprenditori Artigiani - non è con l’apertura della partita Iva che si diventa automaticamente imprenditori. Soprattutto immettersi sul mercato in questo particolare momento storico, non è una cosa semplice e neppure un gioco. Sarebbe deleterio se questi “nuovi imprenditori” si mettessero in proprio solo perché espulsi dal lavoro dipendente ed entrassero nel circuito del lavoro autonomo, privi della opportuna professionalità oppure cadessero, poco dopo, nelle “logiche