Non che sia una novità, ma preoccupa l’inerzia di chi dovrebbe intervenire e rattrista ancora di più il fatto che l’eroina è già da diversi anni nuovamente l’emergenza numero uno. Poi, che i vetri spaccati della macchine parcheggiate o le siringhe sporche buttate ovunque siano ‘cose’ all’ordine del giorno, è ormai cosa ben nota a chiunque. Forze dell’ordine in primis. 

In via Serpieri, un budello chiuso ai piedi del Colle di San Michele, c’è un mondo a parte che è vissuto soltanto da chi ha comprato casa 40 anni fa o dimora la sera dopo il lavoro: dai balconi il viavai incessante dei tossici è spaventoso, in bici o a piedi dal mattino fino a tarda sera l’andazzo è sempre lo stesso. Acquistate le dosi a poche decine di euro da via Seruci o via Serbariu, si va a piedi nei pressi degli ex fortini militari del Colle. 

Un’area-fantasma che è diventato l’habitat di chi deve bucarsi: dietro la vegetazione rinsecchita, tra zecche ed il pericolo costante di incendi, c’è un vero e proprio nascondiglio stracolmo di siringhe usate: è lì che centinaia di giovani e meno giovani che arrivano dall’hinterland devono recarsi per prepararsi la dose di eroina. 

La casa del buco 

Certo, l’ex circoscrizione di via Cinquini è ormai un ricordo lontano, soltanto quello schifo di caseggiato pericolante ricorda ai più cosa succedeva all’interno dei quelle 4 mura. Chiuso da anni, in attesa di una demolizione da parte di Area e del Comune, resta lì come icona del degrado. 

Pericolo incendi 

Eh già, ora come ogni anno e soprattutto in questo periodo, c’è il pericolo dei roghi, spesso appiccati da chi è esasperato di vedere questa situazione di incuria per chiunque. Zecche, insetti, siringhe e residui di potatura buttati ovunque sono forse il meno peggio, ma qui da anni c’è chi abita col terrore e dalle Istituzioni, a parte gli arresti di spacciatori di droga di polizia e carabinieri c’è stato davvero poco interesse per rimettere a posto le ‘cose’.