Calano le emissioni di CO2 in Sardegna. E' quanto emerge dal secondo rapporto di monitoraggio del Pears (Piano energetico ambientale e regionale della Sardegna), lo strumento attraverso il quale la Regione, nello scenario nazionale ed europeo, persegue gli obiettivi di carattere energetico, socio-economico e ambientale al 2020 analizzando il sistema energetico e della sostenibilità ambientale.

"Il calo delle emissioni di CO2 associate ai consumi è in linea con l'obiettivo strategico di sintesi del Pears, che ne prevede una riduzione del 50% entro il 2030, rispetto ai valori di riferimento del 1990", spiega l'assessora dell'Industria Anita Pili. Le informazioni sono riferite al 2018. Il calo è del 21,5% rispetto al monitoraggio precedente; il risultato è generato soprattutto dalla contrazione registrata nel settore delle trasformazioni e dei consumi termici, nonostante il continuo aumento delle emissioni legate al macro settore dei trasporti.

Dal documento emerge come, rispetto al 2013, specie per il macrosettore elettricità, emerga una sostanziale stabilità dei consumi complessivi, pur con una contrazione del settore industriale (-13%) a fronte di un aumento dei consumi del settore terziario (+8%).

La quota di elettricità da fonti rinnovabili stimata per quanto riguarda i consumi finali di energia elettrica è pari al 42.1%, con un leggero aumento rispetto al 2013. Si registra una contrazione dei consumi di energia termica in tutti i settori, più accentuata nel settore terziario.