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La scoperta choc nellʼatrio di un cortile condominiale. Il piccolo sarebbe stato gettato dalla finestra del palazzo dove la madre, minorenne, vive. La giovane è già stata identificata: “Avevo paura di dire ai miei genitori che ero incinta. Temevo la loro reazione. Sono disperata”, ha detto agli inquirenti.
"Avevo paura di dire ai miei genitori che ero incinta. Temevo la loro reazione. Sono disperata". Queste le parole che avrebbe pronunciato, in lacrime, davanti agli inquirenti, la madre 17enne del neonato trovato morto, con il cranio fracassato, all'interno di un sacchetto di plastica a Trapani, nell'atrio di un cortile condominiale. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire quanto accaduto questa mattina alla periferia del capoluogo siciliano dove è stato trovato il corpicino senza vita del bimbo con il cordone ancora attaccato.
L'ipotesi degli inquirenti è che il neonato sarebbe stato gettato dalla finestra dopo il parto. Chi ha visto la ragazza la descrive come una giovane disperata. La giovanissima potrebbe abitare nello stesso stabile in cui è avvenuto il ritrovamento (da parte di un abitante del complesso residenziale). La procura minorile di Palermo ha aperto un fascicolo d’indagine. Sono ancora in corso i rilievi della Scientifica sul luogo del ritrovamento.
Un altro neonato abbandonato ieri a Ragusa, è salvo
Un episodio simile è avvenuto ieri sempre in Sicilia, ma a Ragusa. L’uomo che fatto la scoperta c ha detto di aver sentito un lamento indistinto provenire da un contenitore della spazzatura, ha pensato alla presenza di un cucciolo ed ha aperto il mastello facendo la scoperta. All’interno, sopra i rifiuti, c'era un neonato, ancora sporco di sangue, avvolto in una coperta e infilato dentro un sacchetto. Il bimbo è stato trasportato in ospedale e posto in Terapia intensiva prenatale. Sul caso indaga la polizia che sta lavorando per risalire alla mamma del bambino.