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Sarà l'autopsia a far luce sulle cause esatte del decesso del neonato morto domenica scorsa all'ospedale San Francesco di Nuoro durante il parto: la giovane mamma è stata salvata ed è ora ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione.
Per l'esame, che sarà effettuato dall'anatomopatologo Salvatore Lorenzoni, la famiglia del piccolo ha nominato un consulente di parte, avvocato Caterina Zoroddu.
Il legale dei genitori, Toni Brau, 27 anni di Orotelli, e Rosa Secchi, di 20 di Burgos, fa sapere che i coniugi vogliono chiarezza sul dramma che li ha colpiti. Non solo la morte del bambino ma anche la mamma, che era al suo secondo parto, ha rischiato la vita dopo una grave emorragia.
"La signora è arrivata al San Francesco alle 13 di domenica scorsa - ricostruisce l'avvocato Zoroddu - il bambino stava bene e la mamma pure, stando alle prime visite effettuate dai sanitari. I coniugi Brau riferiscono che i medici, dopo aver fatto il tracciato, hanno sentito il battito fino a pochi minuti prima che la donna entrasse in sala operatoria. Cosa è successo a questo punto? Perché i medici, poco dopo le 15, hanno deciso di intervenire con il taglio cesareo? Qual è stato il momento del decesso del neonato? Sono tutte domande alle quali cerchiamo risposte".
Nel frattempo le condizioni della giovanissima mamma, sottolinea ancora il legale, stanno lentamente migliorando.
"Il marito racconta che la donna ha ripreso coscienza da qualche ora dopo le trasfusioni - dice l'avvocato Zoroddu - Io dovrò aspettare che stia bene prima di sentirla. Intanto per noi è importantissimo l'esame del medico legale sul corpicino del piccolo per far chiarezza almeno sulle cause e sull'ora di morte del bambino, per il resto confidiamo nel lavoro della Procura".