La piazza gremita di persone che danzavano, si divertivano a ritmo di musica, l’attesa per la sfilata delle maschere tradizionali, i suggestivi Riti delle Calende e un clima di festa senza precedenti a Neoneli, in occasione della 10^ edizione di su “Carresegae neonelesu”, che quest’anno si è svolta domenica 5 marzo.

Lo storico carnevale neonelese ha preso vita in una magica atmosfera tra l’inverno e la primavera durante una giornata abbastanza fresca, riscaldata però dall’entusiasmo della comunità e dai numerosi visitatori, giunti nel pittoresco paese del Barigadu per il tanto atteso evento.

La manifestazione è stata avviata nel 2010 dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l'associazione "Sos Corriolos" e l'associazione "Sas Mascheras ‘e cuaddu", supportate quest'anno dal contributo dalla Pro loco di Neoneli e dalla Consulta giovanile.

Alle ore 15,30 è cominciata in piazza Italia la sfilata delle strepitose maschere tradizionali, i padroni di casa Sos Corriolos e Sas Mascheras ‘e Cuaddu, Su Maschinganna e Sa Maiaia di Busachi, Su Sennoreddu e S’Iscusorzu di Teti, S’Urtzu e Su Pimpiriponi di Sadali, I Mamutzones di Samugheo, S’Attitidu di Bosa, Sa Maschera e Gattu di Sarule.

Alle ore 17,30 in piazza Barigadu, l'emozionante ritrovo delle maschere, reso ancora più avvincente dai commenti di Roberto Tangianu. La serata è proseguita a ritmo di musica e danze grazie ai balli del gruppo Dilliriana. Alle ore 21, tutti si sono ritrovati in piazza Vittorio Emanuele con S’Istaffa: la Consulta giovanile ha allietato i presenti con vino, birra e musica.
L’evento è stato trasmesso in diretta su tutte le piattaforme web di Sardegna Live.

"Un intenso lavoro di squadra tra vari enti e una grande sinergia  – ha detto  il sindaco di Neoneli Salvatore Cau – Su Carresegae neonelesu rappresenta una boccata d’ossigeno per le attività del paese e un'occasione propizia per far conoscere il nostro patrimonio storico, ambientale e culturale, ma è anche un fondamentale momento di crescita per la comunità. Ogni anno si trovano spunti per migliorarsi e dare sempre il massimo per mantenere vive le nostre tradizioni e farle conoscere il più possibile".