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“Amore sono terzo al mondo… non ci credo!” con queste semplici parole Nicola Bartolini, qualche giorno fa, ha comunicato alla mamma Luisa di aver vinto la medaglia di bronzo al WorLd Challange Cup 2018, la Coppa del mondo riservata ai singoli attrezzi della ginnastica artistica di Osijek in Croazia. Infatti, Nicola con la maglia azzurra ha conquistato un bronzo nella finale al corpo libero ed un bronzo al volteggio. Prima di lui solo un altro sardo riuscì nell’impresa: l’ex olimpionico Angelo Zucca.
E mentre in Sardegna il successo di “Bart”, come ama farsi chiamare Nicola, non rimbalza in Campania, a Salerno, dove il ginnasta sardo si allena è grande festa. Al rientro dalla Croazia ad accogliere il campione in aeroporto vi era una delegazione della Ginnastica Salerno con la tuta societaria e una folla di appassionati.
Cresciuto nel vivaio dell'Amsicora, a soli 13 anni lascia la sua casa per trasferirsi a Milano al Centro Federale di ginnastica. Una scelta sofferta per un ragazzo così giovane, “costretto” a lasciare famiglia e amici, ma necessaria per inseguire il suo sogno, per poter crescere e migliorare nella disciplina artistica. Farsi amare non è stato difficile per Nicola, complice il suo profondo sguardo e quella timidezza che ha sempre cercato di nascondere con la sua simpatia e la sua voglia quotidiana di scherzare e giocare con i compagni.
L’avventura di Nicola a Milano non ha avuto un esito positivo, purtroppo vicissitudini interne lo hanno portato ad essere allontanato dall’ambiente e chi avrebbe dovuto proteggerlo e sostenerlo gli ha invece voltato le spalle. L’infortunio alla spalla lo ha tenuto lontano per troppo tempo dai campi di gara. Una delusione dietro l’altra per il piccolo ginnasta sardo che ha gridato in silenzio tutta la sua fragilità e amarezza. I due mesi trascorsi a casa per la riabilitazione, gli hanno permesso di meditare e riflettere sul suo futuro.
Nicola aveva pensato di abbandonare quel mondo che tanto gli aveva dato, ma che anche tanto gli aveva tolto. Ma per fortuna c’era chi ancora credeva in lui. Corteggiato dal proprietario della Ginnastica Salerno Antonello di Cerbo che lo invitò a trascorrere qualche giorno presso la sua palestra, incoraggiato dall’allenatore Serguei Oudalov che ha lasciato la sua vita a Milano per seguire “Bart” a Salerno, Nicola ha potuto assaporare nuovamente il profumo della palestra ed in lui è scoccata la voglia di rimettersi in gioco e si è riaccesa la passione per quello sport che fin da bambino aveva praticato.
Un percorso lento quello iniziato due anni fa alla ginnastica Salerno, fatto di sudore e sacrificio, ma anche tanta determinazione e voglia di riscatto, con risultati più o meno positivi ma che hanno portato il ginnasta cagliaritano a crederci sempre di più. E così qualche giorno fa Nicola Bartolini è riuscito a risorgere dalle sue ceneri, rispondendo sul campo di gara a chi non credeva più in lui. Mentre la Sardegna non lo celebra e la ginnastica sarda tace, quella internazionale lo elogia e lui torna a casa in punta di piedi con due medaglie di bronzo in valigia.