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"Dai 10 contagi del primo luglio ai 522 su 3523 test di oggi, con un tasso di positività al 14,8 per cento. In mezzo annunci non seguiti da fatti e di nuovo dichiarazioni buone per la stampa, ma senza alcun seguito. Era il 18 luglio quando il presidente della Regione parlò dell'imminente ordinanza regionale, da firmare in giornata, per ripristinare i controlli Covid sui passeggeri in arrivo nei porti e negli aeroporti dell'Isola. Da allora niente, se non l'aumento del tasso di incidenza del virus, nuovi focolai senza tracciamento, i pronto soccorso intasati, la riapertura dei reparti dedicati in diverse strutture dell'Isola, i dati più alti in Italia per diffusione del virus: neanche di fronte a questo si è attivato qualcosa".
Così i consiglieri regionali dei Progressisti, che hanno presentato un'interrogazione. "Siamo passati dalla pantomima sul passaporto sanitario dell'estate scorsa al 'liberi tutti' incontrollato di quest'anno -proseguono - e il presidente pensa alla propria ricandidatura nel 2024. Tutto legittimo, se nel frattempo fossero state messe in campo le misure per difendere l'Isola dalle varianti del virus: invece no, i controlli nei porti e negli aeroporti tanto sbandierati sono stati attivati quando il flusso di passeggeri era ancora ininfluente".
"A fronte di questa inerzia - concludono i Progressisti - vogliamo sapere per quali motivi il presidente non abbia dato seguito alle dichiarazioni rilasciate nel mese di luglio, che annunciavano l'emanazione di una nuova ordinanza regionale per ripristinare i controlli anti Covid negli scali portuali e aeroportuali in Sardegna nel corso dell'attuale stagione estiva. I numeri, ma soprattutto la situazione nei pronto soccorso e negli ospedali, con spostamenti di personale verso i reparti Covid, avrebbero richiesto una presa di posizione decisa".