PHOTO
“Siamo un gruppo di giovani di Orgosolo molto legati alla comunità e alle sue tradizioni”. Inizia così la lettera inviata a Sardegna Live da alcuni giovani del paese barbaricino di circa 4mila abitanti, patria del canto a Tenore.
“Quest'anno – dicono - in seguito all'ennesima cancellazione delle manifestazioni religiose, in occasione della festività di San Pietro, a causa della pandemia, ci siamo ritrovati a interrogarci sul perché non sia stato possibile fare la processione, mantenendo tutte le precauzioni e accorgimenti che già si usano da più di un anno a questa parte”.
Orgosolo è la casa dei colori immersa nel magnifico scenario del Supramonte, scrigno di una memoria che poggia sulle storie di un vissuto che la comunità protegge, con rigore sensibile, da sempre. La festa in onore dei Santi Pietro e Paolo concentra eventi di fede, spettacoli e tradizione.
I giovani orgolesi chiedono spiegazioni e manifestano le proprie perplessità: “Ciò che ha suscitato numerosi dubbi è stato in particolare la celebrazione, in occasione dell'ordinazione sacerdotale di due giovani, che ha visto riunite quasi un migliaio di persone. Allo stesso modo nella chiesa parrocchiale vengono quotidianamente celebrate messe in onore dei defunti che in alcuni giorni vedono la partecipazione di molte più persone di quanto consentito dal buon senso, oltre che dalle norme anti-covid vigenti. Ci chiediamo perciò come mai non sia possibile fare una processione all'aperto rispettando il distanziamento sociale e tutte le norme”.
I ragazzi sottolineano anche: “Non vogliamo suscitare in alcun modo polemiche sterili ma soltanto avere un chiarimento e maggiori delucidazioni e inoltre offrire la nostra collaborazione affinché si riesca a svolgere la festa principale e più sentita per Orgosolo, in onore della Madonna Assunta, il 15 agosto”.
“La comunità è molto legata alle sue tradizioni e gli ultimi tempi sono stati duri per tutti. Perciò, riteniamo che un semplice segnale come quello di ritrovare le nostre tradizioni sarebbe un simbolo di ripartenza – affermano i giovani - per la comunità tutta, invece di annullarle a priori senza trovare una soluzione che garantisca comunque la sicurezza di tutti. E l'economia stessa del paese potrebbe giovare dalla ripresa delle attività legate al turismo”.