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Studentesse e studenti in protesta al liceo delle Scienze Umane e Musicale "Sebastiano Satta" di Nuoro. Le restrizioni e i divieti imposti dalla preside, tra cui lo stop a piercing e unghie lunghe, l'obbligo di consegna dei cellulari prima delle lezioni e il fatto che si possa andare ai distributori automatici di bibite e cibo una sola volta e uno per classe con le ordinazioni, ha spinto gli alunni a reclamare maggiore libertà.
In 400 tra ragazze e ragazzi sono così scesi in sciopero. Aperto un confronto serrato tra una delegazione di manifestanti e la dirigente Carla Marchetti. "Oggi sono entrati in classe meno studenti di ieri - racconta all'Ansa Carmen, che staziona con i suoi compagni all'esterno del liceo -. Troviamo che le restrizioni siano esagerate. Quella che pesa di più è il fatto di non poter andare ai distributori automatici, se non una sola volta e uno studente per classe".
"Se abbiamo bisogno di una bottiglietta d'acqua in un altro momento non possiamo più andare. Ma pesano anche gli altri divieti e continueremo a protestare finché la preside non ci viene incontro". La dirigente ha spiegato a studenti e studentesse l'esigenza del rispetto delle regole anti Covid contro gli assembramenti e ha motivato il divieto di unghie lunghe e piercing per questioni di sicurezza legate all'attività fisica in palestra, ricordando che i cellulari da sempre devono essere consegnati prima delle lezioni.
Ma gli alunni non ci stanno, e sostengono con convinzione: "Dobbiamo riuscire a strappare alcune concessioni alla preside, solo così - annunciano - torneremo in aula".