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Un incontro-dibattito per fare il punto della situazione, con gli esperti e i responsabili in campo veterinario che risponderanno a tante domande. Volontari, associazioni animaliste, cittadini e rapporti con Enti e Istituzioni, ma anche importanti tematiche per tutelare gli amici a quattro zampe.
Intanto il consigliere regionale, Edoardo Tocco chiede una nuova revisione delle regole per la protezione degli animali. Prevenzione del randagismo, protezione degli animali, interventi mirati al rispetto degli amici a quattro zampe. Sono gli obiettivi della legge regionale approvata sin dagli anni Novanta, sull’onda delle associazioni impegnate nella salvaguardia degli amanti di Fido. Secondo il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) sarebbe necessaria una rivisitazione della disciplina: “Si registra che una gran parte delle previsioni – spiega l’esponente degli azzurri – sono state disattese. Si pensi alle continue riduzioni delle risorse trasferite dalla Regione per l’anagrafe canina o per gli interventi di controllo delle nascite”.
Dimenticate anche le norme che regolamentano il controllo del randagismo e le strutture di ricovero: “Ci troviamo a fronteggiare situazioni di difficoltà estrema per gli enti locali nella battaglia contro l’abbandono degli animali. Gli impianti che accolgono gli amici a quattro zampe – prosegue Tocco – sono poi lasciati al mondo del volontariato, senza il supporto delle istituzioni”. Da qui il richiamo del rappresentante forzista: “La Regione dovrebbe promuovere, con la collaborazione dei servizi veterinari delle Unità sanitarie locali, degli ordini professionali, dei medici veterinari e delle associazioni per la protezione degli animali, programmi di informazione ed educazione al rispetto degli animali ed alla tutela della loro salute al fine di realizzare sul territorio un corretto rapporto uomo - animale – ambiente – conclude Tocco, primo firmatario di una mozione – Si potrebbero favorire, attraverso le necessarie intese con le competenti autorità scolastiche, lo svolgimento, nell’ambito delle attività scolastiche integrative e di sostegno, di appositi programmi di informazione e di educazione al rispetto degli animali e alla tutela della loro salute. Nessuno di questi interventi è stato attuato, non applicando quindi la normativa di salvaguardia degli amici a quattro zampe”.