“Nessuno era a conoscenza della necessità di una indagine geognostica né dell’esigenza di rinforzare le fondamenta. Solo oggi, davanti a un provvedimento del Tribunale di Nuoro, apprendiamo della necessità di ulteriori lavori sul Ponte di Oloè, che rincresce , anche a nome della Giunta regionale e del presidente Solinas, di non poter ancora consegnare alle comunità locali”. 

Sono queste le parole con cui l’Assessore regionale ai Lavori pubblici, Roberto Frongia, ha commentato la notizia di rigetto dell’istanza di dissequestro, che ha appreso con “Stupore e incredulità”.

Per queste ragioni, questa mattina, Frongia ha convocato in Viale Trento i rappresentanti della Provincia di Nuoro,’amministratore straordinario Costantino Tidu, il consulente che ha redatto il certificato unico necessario per presentare istanza, e i sindaci di Oliena e Dorgali.

A suo modo di vedere “Appare evidente che la Provincia ha effettuato i lavori all’oscuro di alcuni aspetti sostanziali. Inoltre, il ponte risale agli anni ‘50, dunque non può avere le caratteristiche richieste dalla vigente normativa, così come sicuramente la maggior parte dei ponti italiani”. 

L’Assessore dei Lavori pubblici ha chiesto alla Provincia di Nuoro di farsi portavoce della richiesta di un incontro con i consulenti del Tribunale, con l’obiettivo di raccogliere le informazioni e le richieste utili per restituire presto questa fondamentale opera di viabilità alle comunità locali, in primis ai Comuni di Oliena e Dorgali, che ancora oggi sono privi di un importantissimo collegamento tra territori. 

L’incontro sarà propedeutico al supplemento di indagini geognostiche a seguito del quale verranno effettuati i lavori con un nuovo stanziamento da parte della Provincia di 2 milioni e mezzo di euro.