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I comitati No Tares in questi giorni stanno facendo sentire la loro voce in diversi Comuni della Sardegna.
A Guspini, centro della provincia del Medio Campidano, il comitato dei No Tares ha allestito nella piazze centrale del paese un albero di Natale al quale è stato appeso un manichino che rappresentava il cittadino ucciso dalle tasse, a Carbonia il comitato ha iniziato la raccolta di firme ''per far capire ai sindaci del nostro territorio che non serve che si mettano dietro gli striscioni dei lavoratori e delle partite-iva in lotta a urlare che il Sulcis non deve morire, se poi al momento di proteggere i cittadini contro le indiscriminate imposizioni fiscali del governo centrale, non hanno coraggio di prendere concretamente posizione'', spiega Manolo Mureddu della Cisl.
Cittadini in difficoltà anche a Cagliari dove in molti si sono rivolti agli sportelli per avere chiarimenti, ma lo sportello tributi era chiuso. Tutti a casa quindi in attesa dei chiarimenti del comune. Questa mattina, infatti il sindaco Massimo Zedda e i sindaci dell'Area metropolitana di Cagliari, Quartu Sant'Elena, Selargius, Elmas, Monserrato, illustreranno ''la situazione sulla tassazione locale, in particolare sulla Tares, dopo le scelte degli ultimi governi nazionali''.
Le scadenze sono imminenti, la quota comunale dovrà essere versata entro il 31 dicembre, entro il 16 gennaio quella spettante allo Stato. A Oristano invece il comune ha deciso che i pagamenti tardivi degli acconti Tares e Imu dei terreni agricoli che saranno effettuati entro il 31 dicembre 2013 non saranno soggetti a sanzioni e interessi.
Lo ha stabilito la Giunta Tendas che, riconoscendo lo stato di incertezza normativa sul pagamento dell'Imu e le difficoltà operative degli uffici e del fornitore del software per la determinazione del saldo Tares ha applicato le norme dello Statuto del contribuente a tutela dei cittadini e della loro buona fede.