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Sono a decine i locali in Sardegna che hanno aderito all'iniziativa partita da un gruppo Telegram che propone di non chiedere green pass ai clienti. Ristoranti, bar, palestre, centri per fitness: all'interno del gruppo è allegato un link che rimanda a una cartina di Google Maps nella quale sono indicati nomi e posizioni delle attività che si oppongono all'imposizione del Governo di accettare solo clienti muniti di certificazione verde.
Ne conta diversi il Cagliaritano, fra cui un sexy store, ma anche ristoranti, bar e studi medici. Spiccano anche due organizzatori di escursioni a Cala Gonone e Domus de Maria. E ancora un compro oro e due bar a Nuoro, due saloni di parrucchieri a Sassari e Oristano. Numerose pizzerie, un pub a Sorso e un paio di b&b. E tanti altri che non hanno aderito al gruppo per non rendere nota identità e posizione.
Se estendiamo la ricerca a tutto il Paese ne appaiono centinaia nella mappa, mentre il gruppo conta migliaia di membri, che segnalano e aggiornano quotidianamente su attività non tracciabili nel gruppo ma che all'entrata non chiedono di mostrare il certificato. "E' un gruppo - si legge nella descrizione di uno dei membri - finalizzato al boicottaggio, non ad azioni illegali e denigratorie", e serve per segnalare "tutte le attività che partecipano alle neo leggi razziali".