Il bilancio dei contagi di chi indossa la divisa non è di poco conto, snocciolata questa mattina dal sindacato Nursind di Nuoro: 4 medici positivi, 3 infermieri e 4 oss col Covid. Lo afferma la segreteria territoriale del sindacato, rappresentata da Mauro Pintore, ed in più, la pioggia di segnalazioni da chi è in forza nel Presidio ospedaliero nuorese, non accenna a diminuire. Come questa, che pubblichiamo qui di seguito.

“Segnaliamo la situazione critica in cui versa, a causa dell’emergenza Covid, il Pronto Soccorso di Nuoro. Dei 16 medici previsti nell’organico calcolati sulla base del bacino d’utenza che afferisce al suddetto presidio ospedaliero, in quanto la turnazione dovrebbe prevedere la presenza di 3 medici per le ore diurne ed uno per la notte, attualmente sono rimasti solo 10 medici a cui viene richiesta la copertura totale dei turni. A supporto dei dirigenti assunti da Ats  sono assegnati un medico 118 ricollocato ed un medico assunto come libero professionista tramite il bando emanato per l’emergenza Covid”. 

La lettera

Una delle tante, copiose, proteste, che il sindacato di categoria Nursind di Nuoro riceve da chi è in campo, ogni giorno, senza sosta con ritmi frenetici. Pochi, pochissimi nei reparti perché c’è una carenza impressionante dei camici bianchi: “Sono anni che l’organico è sottodimensionato ma si è sempre riusciti a garantire una presenza di due medici per turno che ha comportato chiaramente un aumento dei turni notturni raggiungendo anche le 8 notti mensili pro capite – si legge in uno scritto che manteniamo, per riservatezza, anonimo, pervenuto al Nursind segreteria territoriale Nuoro - in netta contrapposizione con il Ccnl 2016-2018 che prevede un massimo di 5 notti/mese ed il superamento solo in condizioni di particolare necessità che per noi purtroppo durano da anni. A causa del contagio da SARS COV2 di 4 medici, l’organico al momento è composto da soli 8 medici. Da circa due settimane a causa dell’aumento esponenziale dei pazienti Covidche sostano in PS in attesa di posto letto (numero variabile ma mai inferiore a 20 e con picchi di 30) è stato necessario procedere ad una più rigida separazione dei percorsi pulito/sporco con personale dedicato pertanto sono presenti per ogni turno un medico nell’area pulita, il quale si occupa degli accessi abituali del PS, che prima dell’emergenza Covid ammontavano a  circa 100 accessi/die, ed un medico nell’area sporca il quale, da solo, si occupa dei nuovi ingressi e contemporaneamente e con enormi difficoltà dei 20 pazienti ospiti del PS in attesa di posto letto. Si precisa che la gestione dei suddetti pazienti risulta complicata a causa della necessità di continue rivalutazioni in quanto tutti ad ossigenoterapia (sia in maschera sia in modalità di ventilazione non invasiva) dovute alla malattia Coronavirus la quale pone a rischio di sviluppo di insufficienza respiratoria rapidamente progressiva".

I locali

"Un solo medico impegnato oltretutto nella gestione dei nuovi accessi - si legge nella lettera - denuncia - non è in grado da solo di rivalutare i 20 pazienti suddetti. Abbiamo estrema necessità di acquisire nell’organico nuove figure professionali per le motivazioni sopra indicate. Altra segnalazione è relativa ai locali in cui sono presenti i pazienti che non sono adatti alla permanenza prolungata: si tratta di due sale e tre ambulatori, i quali non sono attrezzati come una terapia semi-intensiva: mancano monitor, impianti di somministrazione per l’ossigeno in numero sufficiente alle attuali richieste (l’ossigeno è fornito da bombole che si esauriscono rapidamente a causa degli alti flussi di cui hanno necessità i pazienti), mancano sistemi di aerazione adeguati (l’aerazione, obbligatoria nei locali in cui sono ospitati i pazienti, viene garantita attraverso la sola apertura delle finestre con un chiaro disagio considerata la temperatura notturna di novembre).  

I bagni

"Sono presenti soli due servizi igienici per 20-30 persone e non vi è nessuna possibilità di garanzia della privacy e delle distanze di sicurezza tra un paziente e l’altro, i pazienti sono sistemati su letti con sponde ceduti in prestito da altri reparti oppure su barelle del PS, non esistono percorsi definiti ed ambienti dedicati a vestizione e svestizione, la quale avviene al termine del corridoio in prossimità della porta che divide area sporca da area pulita determinando un continuo ed elevato rischio di contaminazione. A dimostrazione di questo il fatto che attualmente risultano positivi 4 medici, 3 infermieri e 3 oss (tutti risultati positivi nelle ultime due settimane che sono quelle in cui si è verificato il massiccio afflusso di pazienti Covid” – conclude lo scritto – denuncia dal San Francesco di Nuoro.